Coophimmelb(l)au

A dieci anni di distanza Modulo riprende il percorso evolutivo di Prix e Swiczinsky ed individua nella complessità spaziale l’unico momento di continuità. Profondamente diverse, le opere attingono ad un filone di progetti-invenzioni “perenne” che approfitta di tutti le innovazioni tecnologiche senza perdere di identità. Unici e irripetibili
E’ senza alcun dubbio la complessità e la varietà delle permutazioni che nell’architettura dei Coophimmelb(l)au viene nuovamente inventata, rievocata e combinata che rende l’opera di questo gruppo di architetti una delle più eccentriche e sconvolgenti nel panorama dell’architettura internazionale, a partire dagli anni ’70 ad oggi.
Gli elementi architettonici ed i simboli che Coophimmelb(l)au riesce a desumere da contesti urbanistici, architettonici ed extradiscipinari, innumerevoli ed aggregati secondo una logica non lineare, si rinnovano in ogni opera creando architetture sempre stupefacenti e sorprendenti. Oltre a questo, l’utilizzo di materiali poco pregiati seppure di qualità come la lamiera o la plastica costituisce un ulteriore fattore di innovazione; il materiale dequalificato inserito all’interno dei loro progetti sfibra e smembra la purezza linguistica abbandonando la cultura di più alto livello, per aprirsi alla sperimentazione delle capacità espressive ed alle contaminazioni, tanto indecenti quanto comunicative.