75.000 mq di facciata trasparente a doppia pelle. I quattro volumi sinusoidali di nove piani e la torre sono quasi interamente rivestiti da moduli preassemblati, messi in opera secondo una posa sequenziale che agevola la cantierizzazione e l’ingegnerizzazione delle fasi costruttive del complesso. Le cellule dell’involucro esterno sono elementi standard composti in officina: le dimensioni sono di (l) 1800 x (h) 3650 mm per i corpi bassi e (l) 1800 x (h) 3600 per il landmark di 161 m, composte all’esterno da vetrocamera a controllo solare e da vetro stratificato all’interno. Appese a staffe di acciaio, precedentemente fissate alle solette e sigillate nel momento di incastro, le lastre sono costituite da una struttura principale in estrusi di lega di alluminio a taglio termico, vetrocamera costituito da vetro monolitico temperato esterno, intercapedine da 16 mm e vetro stratificato basso emissivo e selettivo con spessore variabile da 44.2 a 88.2. All’interno invece i moduli regolari, identici a quelli esterni, sono costituiti da vetri stratificati 88.2, sorretti lungo i lati corti da profili estrusi a taglio termico in lega di alluminio con la presenza di porte apribili a garanzia di possibili ispezioni effettuate dal personale tecnico. Tra la cellula del rivestimento esterno e quella posta a delimitazione degli ambienti di lavoro interni, un’intercapedine di circa un metro: spazio tecnico per la manutenzione degli elementi, vuoto disponibile all’inserimento delle lamelle a protezione solare, la camera d’aria genera soprattutto il cosiddetto “muro climatico”. L’aria primaria immessa nei locali interni è infatti richiamata nell’intervallo compreso entro la doppia pelle, svolgendo la funzione di mitigazione della temperatura della stessa tanto nella stagione invernale che in quella estiva. La facciata costituita per elementi non implica tuttavia solo agilità in fase di montaggio e posa in opera; il sistema consente l’assorbimento di deformazioni dovute all’assestamento, a variazioni termiche o scosse telluriche, lasciando aperta la possibilità di dilatazione della struttura del complesso terziario: l’assenza completa di legami forzati tra una lastra e la successiva è garanzia della totale adattabilità della pelle dell’Altra Sede della Regione Lombardia progettata da Pei Cobb Freed & Partners.