Un bene storico importante per il territorio in cui si inserisce, prezioso perché ripercorre secoli di storia e vicende del nostro paese, complesso perché soggetto nel tempo a numerosi interventi, evoluzioni e passaggi di proprietà, cambi di destinazione funzionale di alcune delle parti che lo compongono: Villa Buzzaccarini sorge nel verde, alle pendici dei Colli Euganei, in località Marendole, frazione del comune di Monselice.
Immersa in due ettari di noceto, Villa Buzzaccarini di stile barocco, fa
parte di un complesso monumentale completato nella prima metà del ‘500 e
composto da diversi fabbricati. La struttura interna consiste in un
piano nobile composto da salone centrale completamente affrescato e da 4
sale laterali più piccole, in un granaio completamente open space di
circa 400 m² al primo piano, e in 2 cantine con volte a botte nel
seminterrato.
A destra della Villa si erge la sua adiacenza principale, denominata
“Cantele” che sarà oggetto di questo intervento, mentre sul retro altre
adiacenze si affacciano sulla caratteristica piazzetta e sul suo antico
pozzo. Il lato sud del Borgo de’ Buzzaccarini è chiuso da circa 1200 m²
di vecchie scuderie, mentre a soli 200 metri dalla villa, nel piccolo
paese di Marendole, sorge la chiesa di San Nicola.
Il progetto, condotto dallo Studio Associato Mosae, prevede il restauro
conservativo e il cambio di destinazione d’uso delle adiacenze della
villa, destinate a cappella privata e a stalla, due volumi già
ampiamente rimaneggiati nel corso dei secoli da numerosi interventi
significativi a partire dalla prima edificazione.
L'intervento
L’intervento sulla copertura era finalizzato a realizzare un tetto
ventilato naturalmente, rispettandone l’identità e non aumentando il
carico sulla struttura portante.
Era necessario intervenire migliorando complessivamente le prestazioni
del sistema di copertura così da poter incrementare considerevolmente il
comfort degli ambienti sottostanti. I progettisti hanno scelto il
sistema AERcoppo® di AERtetto, una soluzione in grado di fornire una
risposta concreta a tutti gli obiettivi dell’intervento.
Una volta consolidata la struttura portante primaria, alcuni interventi
puntuali sono stati applicati anche all’orditura secondaria mentre in
numerose porzioni della copertura sono state sostituite le tavelle in
cotto. In alcune falde un nuovo assito in abete è stato sovrapposto a
quello esistente con funzioni di sostegno lasciando al materiale
originale una funzione estetico-simbolica. Al di sopra dell’impalcato, è
stata stesa una membrana impermeabilizzante di colore nero sulla quale
sono stati poi posizionati i Piedini distanziatori del sistema AERcoppo®.
Da ultimo, i coppi originali sono stati in parte recuperati ed integrati
con coppi nuovi per garantire una perfetta funzionalità del tetto, ma
anche per preservare la memoria storica e l’immagine della copertura.