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Schermi fonoassorbenti per migliorare la privacy negli uffici a pianta aperta

Nella progettazione acustica degli uffici, non è sufficiente misurare come ottenere i migliori parametri tecnici possibili, è importante anche considerare gli effetti del rumore sugli utenti che usufruiranno di tali spazi.
L'Università di Scienze Applicate di Turku ha condotto il primo studio medico finlandese sugli effetti fisiologici, psicologici del rumore proveniente da linguaggio irrilevante sulle prestazioni. Lo studio mostra che l'esposizione a un livello sonoro anche moderato di discorsi irrilevanti aumenta i livelli dell’ormone dello stress. Aggiungendo ulteriore assorbimento acustico all’interno dello spazio aperto degli uffici, si riducono il tempo di riverberazione e i livelli di rumore di fondo.  Quando si tratta di progettare uffici con un'acustica ottimale, gli schermi fonoassorbenti rappresentano uno strumento prezioso. 

Perché usare schermi acustici? – Il paradosso degli open office
Il 70% dei lavoratori di uffici a pianta aperta di tutto il mondo non è soddisfatto relativamente alle condizioni acustiche del proprio ufficio. Paradossalmente, la ragione d’essere dell’ufficio open-plan sembra essere il suo principale problema. Tale aspetto potrebbe sembrare un paradosso inconciliabile, ma grazie ad una corretta progettazione acustica tale problema può essere risolto. La soluzione è ridurre la propagazione sonora nello spazio. 

Privacy acustica e propagazione sonora
La privacy acustica si ottiene riducendo la propagazione del suono attraverso l'installazione di materiali acustici. Usati in combinazione con un controsoffitto fonoassorbente di “Classe A” e pannelli fonoassorbenti a parete, gli schermi acustici di alta qualità possono ridurre significativamente la propagazione del suono e migliorare la privacy del parlato dell'ufficio.

Schermi acustici – Blocco e assorbimento del suono 
Gli schermi acustici di alta qualità combinano due importanti qualità acustiche per ridurre il più possibile la propagazione del suono. In primo luogo, sono assemblati attorno ad un nucleo rigido che impedisce al suono di viaggiare attraverso lo schermo. In secondo luogo, gli strati fonoassorbenti esposti sono posizionati su entrambi i lati dello schermo. Invece di essere riflesse nello spazio, le onde sonore che colpiscono gli schermi vengono assorbite, il che riduce ulteriormente la propagazione del suono. L'altezza degli schermi acustici dovrebbe essere sufficiente per bloccare i percorsi diretti del parlato da postazione a postazione. Va inoltre evidenziato che gli schermi acustici che si estendono sia al di sopra che al di sotto delle superfici della scrivania forniscono un grado più elevato di privacy del parlato. Idealmente, gli schermi acustici dovrebbero essere posizionati vicino alle postazioni di lavoro. Ciò consente loro di schermare il singolo lavoratore dal rumore in entrata e di assorbire il suono generato dalla postazione di lavoro. Per ottenere il miglior effetto, è necessario installare uno schermo acustico ogni due postazioni di lavoro. Quando si tratta di valutare i parametri tecnici, il descrittore acustico più importante da considerare in relazione agli schermi negli uffici aperti è il valore che misura l'attenuazione della pressione sonora in decibel. Tale parametro specifica la riduzione della pressione sonora al raddoppio della distanza dalla sorgente sonora. Pertanto, maggiore è tale valore in uno spazio ufficio, migliore è l’ambente acustico. Alcuni studi dimostrano che l'effetto degli schermi acustici migliora notevolmente se combinato con controsoffitti fonoassorbenti. In effetti, un controsoffitto fonoassorbente di “Classe A” dovrebbe essere la prima scelta progettuale all’interno di un ufficio open space. In presenza di un controsoffitto e pannelli a parete fonoassorbenti di classe A installati, gli schermi acustici possono quasi raddoppiare lo smorzamento del parlato. Tali soluzioni contribuiscono alla realizzazione di un ambiente sonoro ottimale a vantaggio di benessere, concentrazione e prestazioni.

Tipologia:   TERZIARIO
pubblicato su Modulo 436