La linea VIVO di SanMarco Terreal Italia si configura come una collezione rivoluzionaria nel campo del laterizio faccia a vista: grazie ad un esclusivo processo produttivo che permette di disarmare l’argilla dallo stampo senza utilizzare la sabbia, il mattone ha una superficie liscia e lineare, che esalta i naturali riflessi dell’argilla.
I materiali per la produzione di questo modello sono quelli di sempre, ovvero argilla, acqua e fuoco, che aggiungono alla qualità del mattone del “tipo a mano” della celebre azienda italiana i colori della natura.
VIVO è disponibile nelle quattro tonalità del giallo vivo, del rosa vivo, del rosso vivo e del rosso massimo e nei classici formati del mattone, della tavella e del listello, a cui si aggiungono una gamma di pezzi speciali per la realizzazione di qualsiasi tipo di progetto architettonico ed edilizio.
L’assenza di sabbia sulla superficie del prodotto rende VIVO perfetto per le finiture dell’architettura di interni: non richiede infatti spazzolatura ed è subito pronto per la posa in opera, con l’effetto di una luminosità calda e avvolgente.
Ideale anche per il rivestimento esterno e per l’arredo urbano, VIVO garantisce la possibilità di creare particolari effetti prospettici, soddisfacendo le esigenze dell’architettura contemporanea.
100% biocompatibile, VIVO inoltre garantisce, grazie alla sua inerzia termica, il massimo comfort abitativo sia d’inverno sia d’estate, nel pieno rispetto del D.Lgs. 311/2006 sul rendimento energetico smorzando l’onda termica e proteggendo gli ambienti dal colore durante il giorno per distribuirlo durante la notte.
Situato su un’area industriale dismessa sulla quale già nel 1935 la Fiat aveva collocato le proprie attività destinate al settore aeronautico, l’intervento residenziale di Isolarchitetti a Novoli fa parte di un più ampio programma di riqualificazione del sito. Il piano di riorganizzazione funzionale, nato grazie ad un proposito di recupero delineato già nella metà degli anni ’90, ha operato con l’obiettivo di tramutare il comparto produttivo in un polo di connessione urbano operante tanto alla scala minuta che a quella territoriale. Il progetto muove dunque dal proposito di favorire, rafforzare, istituire una relazione biunivoca tra le aree
centrali di Firenze e le più recenti espansioni, diventando perno attrattivo e catalizzatore di spostamenti ed interessi comunitari. Le funzioni strategiche di natura terziaria coronano poi le ambiziose intenzioni programmatiche dell’intervento che considera l’esistenza simultanea di attività commerciali, servizi, strutture ricettive, residenze.
Gli alloggi sviluppati dal celebre studio di progettazione con sede a Torino esaltano gli intenti pianificatori e ne diventano una coerente interpretazione: i quattro blocchi abitativi si configurano infatti come presenze monumentali, grazie alle loro sagome volumetriche, all’importante porticato del piano terreno sul quale sono impostati i livelli destinati alle unità residenziali, alla determinazione cromatica che nasce da un suggestivo accostamento di lesene in cotto, superfici intonacate e dettagli in rame preossidato di colore verde. La disposizione dei fabbricati intorno ad una piazza aperta in parte piantumata non fa che incrementare l’autorevole composizione, insieme al gioco di pieni e vuote, di luce e ombre, profondità che suggeriscono un’interpretazione del complesso quale centro civico contemporaneo.
Lo spazio aperto collettivo, con la sua forma irregolare, si spinge nella direzione dell’intorno per creare una sorta di network di ambiti pubblici: è spazio di relazione, di sosta, è invito alla fruizione del parco pubblico limitrofo. Come a voler ribadire che il valore territoriale di quest’area sta nel perfetto equilibrio tra vivacità funzionale e riconoscibilità architettonica.