BRIANZA PLASTICA

Ristrutturazione delle coperture del Collegio Manzoni a Merate (LC)

L’edificio che ospita l’attuale Scuola Secondaria di Primo Grado Collegio Manzoni di Merate vanta una storia secolare che affonda le sue radici nel XVII secolo. Il complesso, nel corso del tempo, rispetto al nucleo originario, ha subito numerosi ampliamenti, trasformazioni e sopraelevazioni, per rispondere all’aumento sempre crescente della domanda didattica del territorio e adeguarsi alle mutate esigenze delle organizzazioni scolastiche moderne. Oggi l’edificio è sottoposto a vincolo di tutela a norma del D.L. n.42 22/01/2004.
Nel corso della seconda metà del 900, la copertura del complesso ha subito ripetuti interventi, rimaneggiamenti e ristrutturazioni non organiche che hanno reso le strutture e i manti di copertura estremamente eterogenei, non coerenti e in molti casi non funzionali. Un evento meteorologico estremo, verificatosi nel luglio 2017, quando una tromba d’aria ha colpito la provincia di Lecco, ha causato ingenti danni alla copertura del Collegio, rendendo necessari la messa in sicurezza dello stabile e la predisposizione di interventi straordinari di ripristino. Alla luce di questa esigenza contingente, ma tenendo conto delle cattive condizioni che già affliggevano le strutture, lo studio SNAP Ingegneria ha sviluppato un complesso progetto di intervento strutturale di ripristino e conservativo, organico e coordinato.

L’intervento di ristrutturazione della copertura con Isotec
L’intervento non poteva, inoltre, prescindere dalla realizzazione di uno strato di isolamento termico di cui le coperture risultavano pressoché prive. La copertura del Collegio Manzoni è di tipo ligneo con capriate, travi, puntoni e orditura principale poggianti su muratura perimetrale o muratura di spina con orditura secondaria più recente e continuamente rimaneggiata. Le indagini svolte in fase di verifica ispettiva dello stato della copertura, hanno evidenziato, oltre ai danni causati dalla tromba d’aria, numerose problematiche dovute alla natura e al deterioramento delle strutture: orditura secondaria posizionata a ricorsi non regolari e non complanare, abbaini ammalorati, presenza di numerose infiltrazioni, assenza di criteri di ripartizione strutturale, assenza di agganci delle tegole, precarietà degli appoggi, sottostruttura realizzata in materiali diversi, deterioramento delle orditure lignee, discontinuità strutturali e appesantimento dei carichi sull’orditura principale. Date queste condizioni, è stato previsto il completo smantellamento del manto di copertura con recupero integrale degli elementi non compromessi (coppi e tegole) così come la falderia, linee di gronda, colmi in buono stato, rimozione e smaltimento del sottomanto, della piccola orditura e dei lucernari e abbaini ammalorati.

La nuova stratigrafia della copertura ha visto l’impiego del sistema termoisolante ventilato con anima in poliuretano Isotec di Brianza Plastica, scelto nello spessore 60 mm, sul cui correntino metallico sono stati posizionati in appoggio gli elementi di copertura recuperati e eventualmente integrati con nuovi elementi dello stesso tipo, ove necessario, e ancorati uno per uno con apposite staffe e ganci di fissaggio. Sono stati realizzati i nuovi colmi ventilati, ripristinata la falderia in rame, posizionati i nuovi lucernari a raso copertura e installata la linea vita. La scelta di Isotec ha consentito di realizzare con un unico prodotto un efficace strato coibente continuo, di cui la copertura era priva e, contemporaneamente, anche un’efficace seconda impermeabilizzazione grazie al rivestimento in alluminio che protegge il pannello, un impalcato portante, pedonabile, perfettamente planare, utilizzabile su strutture discontinue, una struttura metallica secondaria con passo variabile scelto in funzione del formato degli elementi di copertura. Inoltre il sistema Isotec ha mostrato la sua compatibilità universale in grado di accogliere qualsiasi tipologia di rivestimento di copertura, poiché le varie falde si caratterizzavano appunto per elementi differenti (coppi o tegole marsigliesi) che sono stati mantenuti. Infine, la leggerezza del sistema ha portato un contributo significativo nell’alleggerimento dei carichi gravanti sulle strutture originali, mentre la ventilazione sottotegola offre grandi benefici in termini di comfort abitativo e di durabilità per gli elementi di copertura che si mantengono sempre asciutti, grazie al movimento dell’aria che si attiva dalla gronda al colmo.