La contaminazione italiana all’interno di questo progetto (e di molti altri, in realtà) deriva dalla passione dell’Architetto per il made in Italy fin dagli albori della sua carriera negli anni 70, dopo aver frequentato una scuola di specializzazione post laurea a Roma, periodo in cui ebbe la possibilità di approfondire la bellezza delle pietre naturali italiane.
Vincitore di diverse medaglie d’oro, Steve Holl si è sempre contraddistinto per progetti dirompenti e fuori dagli schemi comuni come l’HORIZONTAL SKYSCRAPER di Shenzen o il museo finlandese di arte moderna KIASMA di Helsinki.
Anche nel progetto della Princeton University, Steve Holl si è contraddistinto per originalità.
Il complesso comprende tre distinti edifici che sono collegati sotto terra con uno spazio di raccolta di 8.000 piedi quadrati sopra al quale si erge una piazza esterna con una piscina riflettente che presenta lucernari che filtrano la luce naturale nel forum sottostante: progettato come un "invito aperto al pubblico", questo spazio gateway mira a collegare la comunità locale con l'Università.
Il più grande dei tre edifici del sito è dedicato alla danza, contiene un teatro in acciaio e sale da ballo più piccole rivestite di alluminio schiumato, rovere sbiancato e pannelli di cemento.
L’edificio dedicato alla musica è sviluppato secondo l'idea di "sospensione": al di sopra della grande sala per le prove d'orchestra, le aule per le esercitazioni sono rivestite di legno come isolante acustico naturale e risultano essere sospese su aste d'acciaio.
La "torre delle arti", infine, in pietra di Lecce risponde alle proporzioni dell'arco storico di Princeton. La struttura esterna risulta un quadro armonioso e moderno in cui la pietra di Lecce si fonde con il vetro.
'Siamo grati di realizzare questo lavoro come strumento di ispirazione per gli studenti del futuro', ha dichiarato Steven Holl durante la cerimonia di apertura dell'edificio.
FILA è stata scelta dal produttore di pietra leccese PI.MAR Srl come partner tecnico per preservare nel tempo la maestosa bellezza dell’edificio: in seguito ad uno studio del materiale è stato scelto HYDROREP ECO come prodotto innovativo ed ecologico da applicarsi in verticale sulla copertura del Lewis Center for the Arts. Il trattamento è stato applicato a pompa airless in quota da personale specializzato.
Tutta la pietra esterna, quindi, è stata trattata con HYDROREP ECO (idrorepellente a base acqua) che è il prodotto più indicato per questo tipo di pietra, garantendo la massima efficacia di protezione pur rimanendo in linea con i dettami del rispetto ambientale imposti dal progetto.
HYDROREP ECO inibisce l'assorbimento dell'acqua, umidità, rallentando, in questo modo, la formazione di annerimenti, muschi e licheni (barriera anti-vegetativa certificata da test eseguiti secondo metodo UNI EN ISO 846: 1999), difendendo la pietra di lecce dal degrado causato dagli agenti atmosferici.
HYDROREP ECO è l’ideale per la protezione delle pareti esterne, è anti-efflorescenza, resistente ai raggi UV e può essere applicato su superfici con umidità residua riducendo drasticamente i tempi di lavoro.