HEIDELBERG MATERIALS ITALIA

Data di realizzazione: 2019

Palestra - Carvico (Bergamo)

Il progetto è del tutto innovativo, correlando la struttura e l’architettura di un edificio con la struttura muscolare umana, chiaro richiamo alla destinazione finale dell’edificio. Si è condotta una ricerca tra lo sviluppo di un sistema costruttivo e lo studio di materiali appropriati approdando alla tecnologia TX Active di Italcementi.
Il progetto della palestra comunale di Carvico è nato da un concorso per opere pubbliche che interessava un’area di 16.000 mq. dove era già ubicata la scuola primaria di primo grado con una previsione di realizzare un ampliamento dedicato alla mensa a servizio della stessa scuola. 
Ciò che da subito l’architetto Roberto Sacchetto ha voluto rivedere è il concetto della palestra pubblica come comunemente si è sempre vista e cioè come un edificio chiuso, luci sempre accese e poco, se non l’inesistente contatto con l’esterno. Pertanto è stata tracciata una prima linea di studio basata sul concetto che questa palestra avrebbe dovuto avere luce e la possibilità di avere un ampio dialogo con l’esterno. In concomitanza all’idea di trasparenza creando un dialogo tra ambiente interno ed esterno è stato scelto l’approccio biomorfico al progetto, unito all’antropomorfismo, quale ricerca di dialogo progettuale artificio natura. 

Tecnologie e Soluzioni Costruttive 
La tecnologia TX Active di Italcementi, di colore bianco candido, presenta straordinarie capacità statiche, nel contempo plastiche nell’impiego. Questo materiale ha inoltre proprietà fotocatalitiche in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria e mantenere più pulita la superficie degli elementi esposti all’atmosfera. Solo con una scelta di questi materiali è possibile infatti realizzare elementi ad alta complessità geometrica, con forme curve, spessori e dimensioni non ottenibili in modo massivo con altri materiali strutturali. Altro elemento distintivo, unico, di questa realizzazione è l’utilizzo del calcestruzzo estetico come elemento strutturale estetico, come soluzione alternativa alle tecnologie costruttive che prevedono solo il rivestimento degli elementi portanti con pannellature di finitura. Infine, la soluzione realizzativa prescelta permette di avere un’elevata qualità estetica ed una vista piacevole anche all’interno della palestra senza soluzione di discontinuità con la facciata esterna. 
La scelta del calcestruzzo fotocatalitico permette di unire ancora una volta il fattore estetico e quello sostenibile, permettendo di migliorare gli aspetti manutentivi con migliore mantenimento delle superfici pulite. L’idea sviluppata è stata quella di generare due “pattern” che, compenetrando la struttura in maniera organica e tenendo conto dello spessore delle armature, riflettesse un disegno nel suo complesso in modo non ripetuto. Questa scelta ha permesso di abbattere i costi dell’intervento in maniera molto significativa, in quanto ogni cassero, diviso in più sezioni e sottosezioni, poteva essere ri-assemblato per costituire un disegno differente. Con l’ausilio di alcune tecnologie di finitura superficiale dei casseri mediante applicazione superficiale di resine termoindurenti, è stato possibile ottenere sul calcestruzzo fotocatalitico un coefficiente di scabrezza quasi pari a quello dei materiali plastici. 
Visto il risultato di una superficie complanare, pulita, si è lavorato sull’eliminazione delle superfetazioni quali gli imbotti che normalmente contengono le superfici vetrate, delle ipotetiche costolature verticali per contrastare l’azione del vento su altezze libere anche pari a 6 metri, lasciando il posto ad un sistema di sostegno puntiforme dei vetri, anch’esso di disegno derivato dalla struttura a sospensione (dalle fibre) che tiene le lastre di vetro a doppia camera, basso emissive e fonoassorbenti, distanziate dai pannelli biomorfici di 18 mm. Per permettere ai vetri giuntati con silicone strutturale a doppio strato, interno ed esterno, di creare un corpo unico all’interno della forometria e quindi in caso di eventi sismici, il corpo unico risulta libero dalle eventuali tensioni trasmesse dai pannelli, grazie ad uno strato ammortizzante. Adottando lo stesso principio di pulizia, si è eliminato il cappello della gronda svasando le pannellature all’interno della copertura, al fine di vedere il pannello libero che si staglia nel cielo, ricoprendone solo la parte interna con un lamierato in tinta. Le vetrate sono state concepite e realizzate in modo tale che d’estate non creino situazioni di abbagliamento ai giocatori con qualsiasi tipo di incidenza solare, non costituiscano effetto serra. Infine, esse garantiscono un isolamento termico al massimo consentito dalla stratigrafia oggi sul mercato senza creare in inverno effetti aberranti sui colori percepiti all’esterno della struttura e nella massima sicurezza dovuta all’impatto sia delle persone che da oggetti. 

Tipologia:   SPORT