PERFORMANCE IN LIGHTING

Data di realizzazione: 2024

La nuova illuminazione di Palazzo Maffei a Verona

Tra gli edifici più iconici che compongono lo straordinario mosaico di facciate di Piazza delle Erbe a Verona, Palazzo Maffei si fa emblema della Verona barocca, con la sua caratteristica facciata ornata di elementi preziosi e decorativi.
Tra gli edifici più iconici che compongono lo straordinario mosaico di facciate di Piazza delle Erbe a Verona, Palazzo Maffei si fa emblema della Verona barocca, con la sua caratteristica facciata ornata di elementi preziosi e decorativi.

Considerato un unicum nel panorama architettonico cittadino, l’imponente edificio di tre piani delimita, assieme alla Torre del Gardello, il lato nord-occidentale dell’antico Foro romano di Verona, l'attuale Piazza delle Erbe, di cui è lo scenografico fondale. In occasione del progetto di restauro conservativo avviato dall’imprenditore veronese Luigi Carlon sotto la direzione dello studio Baldessari e Baldessari Architetti e Designers, Performance iN Lighting ne ha curato la progettazione illuminotecnica.

Il progetto di restauro architettonico ha ricercato un’illuminazione in grado di fondere la visione dell’opera artistica e l’ambiente circostante con l’obiettivo di valorizzare contestualmente il pregevole edificio, di cui è stata riportata all’originale splendore anche la facciata principale, e la storica piazza antistante.

Oggi Palazzo Maffei ospita una splendida Casa-Museo dove è esposta la collezione d’arte privata di Luigi Carlon, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica. Un percorso espositivo a doppia anima tra antico e moderno, con oltre 350 opere tra dipinti, sculture, disegni e oggetti d’arte, distribuite su 18 sale tematiche, in un’area espositiva di più di 1000 metri quadri e che coprono un periodo che va dai primi secoli dell’anno Mille passando per l’arte moderna fino alla contemporaneità. Con questa ricca ed eclettica collezione -che spazia da opere di De Chirico, Magritte, Picasso, Duchamp, Balla, Boccioni, Vedova, Manzoni e Fontana- il museo è il nuovo punto di riferimento per gli amanti dell’arte nel panorama museale di Verona. L'architettura dell'edificio e la scelta dell'illuminazione sono stati elementi primari che hanno inciso sul totale godimento dell’esperienza museale.


Il progetto illuminotecnico di valorizzazione del complesso

Il progetto illuminotecnico diretto da Paolo Baldessari con la consulenza illuminotecnica di PERFORMANCE iN LIGHTING ha richiesto una pianificazione meticolosa. Seguendo le indicazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza che ha richiesto sistemi illuminanti non a vista o invasivi del contesto monumentale, si sono selezionati prodotti dalle dimensioni compatte con tecnologia miniaturizzata in grado di ridurre al minimo gli ingombri.

Significative sono state anche alcune soluzioni appositamente pensate per questo contesto applicativo, come ad esempio vetri soft speciali per tutti i proiettori lineari per avere un flusso luminoso omogeneo e diffuso in grado di ridurre al minimo la presenza di ombre nette. All’esterno l’illuminazione della facciata doveva essere calibrata e tenue in modo da sottolineare con discrezione la ricchezza delle decorazioni creando il minor inquinamento luminoso possibile nella piazza antistante.


Illuminazione della facciata

La facciata del palazzo occupa tutto il lato nord-occidentale di piazza delle Erbe. Il pianoterra è scandito da cinque fornici, al primo piano in ognuno dei cinque riquadri si aprono finestroni con semplice balcone balaustrato, divisi da semicolonne di ordine ionico decorati con mascheroni, sormontati da timpani alterni, circolari e triangolari. L’illuminazione architetturale del primo piano valorizza le cinque aperture con altrettanti proiettori lineari NOTTURNO 1000 con ottica ellittica che illuminano in radenza le superfici e valorizzano la ricchezza delle decorazioni e i ricchi motivi decorativi d'intaglio del cornicione sovrastante.

Il secondo piano segue l'ordine del primo, ma i finestroni sono più bassi, con cornici divise da lesene culminanti in aquile. In questo caso si sono utilizzati NOTTURNO 500 con ottica circolare intensiva per illuminare le lesene tra le aperture e l’alto fregio con ampi motivi floreali e fogliari in una ricercata contrapposizione tra punti di luce e d’ombra.

Tutti i NOTTURNO installati sono con tonalità di colore calda a 3000 K appositamente scelta perché in grado di dialogare al meglio con la cromia delle pareti in pietra restituite al loro originale splendore dopo l’attento intervento di restauro e pulizia.

A coronamento, vi è una balaustra con sei statue di divinità scolpite in marmo locale illuminate in modo scenografico e teatrale grazie alla luce d’accento dei proiettori FOCUS+ ZERO anch’essi a 3000 K.


Illuminazione del portico interno

L’arco che funge da ingresso al cortile interno dalla piazza è illuminato con apparecchi a parete MIMIK 20 FLAT a bi-emissione che illuminano in modo adeguato il piano della via d’accesso e sul lato superiore inondano la volta di copertura in modo omogeneo creando una quinta luminosa che introduce alla più vasta apertura del cortile interno.

Proseguendo nell’ampio cortile vi è l’area esterna del ristorante interamente illuminata con decine di apparecchi a parete MIMIK 20, a 3000 K di temperatura di colore, tutti provvisti di cornice accessoria per la mimetizzazione che consente di mantenere una superficie uguale a quella delle pareti riducendo al minimo l’invasività del prodotto installato, lasciando solo l’effetto luminoso dei prodotti accesi.

Per l’illuminazione delle superfici verticali dell’edificio si è scelta la versione MIMIK 20 FLAT a bi-emissione, più compatta e in grado di diffondere la luce su un’ampia porzione di parete, mentre per l’illuminazione del cortile e del portico coperto si è optato per il MIMIK 20 mono-emissione con ottica asimmetrica in grado di garantire i corretti valori illuminotecnici ai tavoli e un ideale comfort visivo.

L’accesso all’area espositiva del museo avviene attraverso una particolare scala elicoidale in pietra che sale dalle cantine fino al tetto, senza poggiare su alcun sostegno centrale, qui le cinque statue presenti sono evidenziate con la luce d’accento fornita da piccoli proiettori SPIDER+ 10 a 3000 K.
Città:   Verona