L’importanza del ricambio dell’aria nelle
scuole è materia nota fin dal 1975, quando nel DM 18/12/1975 vengono pubblicati i valori di aria di rinnovo da garantire
nelle aule. Purtroppo, nel decreto, non
viene specificato in che modo attuare
questo ricambio di aria e la soluzione
adottata nella quasi totalità delle scuole
italiane è la ventilazione naturale: aprire le finestre. La recente pandemia ha
posto l’attenzione sulla qualità dell’aria negli ambienti indoor arrivando all’obbligatorietà dell’apertura delle finestre
negli edifici scolastici anche durante i
mesi invernali con un discomfort ed un
dispendio energetico enormi. La
Regione Marche è stata la prima con il decreto
di febbraio 2021 a stanziare 2 milioni di
euro per l’installazione di impianti VMC,
seguita dal Ministero dell’Istruzione che
nel Decreto Sostegni di marzo che ha erogato 150 milioni anche per dispositivi di areazione e ventilazione.
La svolta è
arrivata con il DM 256 del 23 giugno 2022
riguardante i nuovi Criteri Ambientali Minimi per la progettazione di interventi
edilizi nel settore pubblico. In particolare,
al punto 2.4.5. si legge che “è necessario garantire l’adeguata qualità dell’aria
interna in tutti i locali abitabili tramite la
realizzazione di impianti di ventilazione meccanica facendo riferimento alle
norme vigenti” cioè le norme UNI 10339
o UNI EN 16798-1. L’
utilizzo dei sistemi
VMC è utile non solo per contrastare il
Covid-19 ma in generale per garantire
un ambiente salubre anche nei confronti
delle altre patologie virali, riducendo il
numero di ammalati. La VMC riduce inoltre la CO2 presente nell’aria favorendo
il processo di apprendimento degli studenti.
Aldes ha introdotto questi sistemi in
Italia già nel 1985, proponendo apparecchiature all’avanguardia per efficienza
energetica e prestazioni, non solo per
le riqualificazioni scolastiche, ma anche
per ambienti residenziali e commerciali.
Un esempio è il
progetto dell’Università
di Ferrara dove si è deciso di dotare alcune aule del Dipartimento di Architettura di sistemi di ventilazione meccanica
controllata. La sfida di questo intervento
è stata coniugare il corretto dimensionamento dell’impianto con gli spazi esistenti a disposizione trattandosi di un
edificio storico del XV secolo (Palazzo
Tassoni). Sono state quindi selezionate
le
unità Aldes VEX 500, in grado di fornire
fino a 7.000 mc/h di aria esterna di rinnovo con recupero di calore e filtrazione
ad altissima efficienza.
Il team di lavoro,
coordinato dal prof. Sante Mazzacane
(direttore del Laboratorio Interdipartimentale CIAS di Ferrara www.cias-ferrara.it) e dal prof. Roberto Di Giulio, ha posto particolare attenzione alle
diverse
criticità da risolvere: estetico-formale,
per l’inserimento di canalizzazioni microforate in acciaio inox di grande diametro in ambienti storici; strutturale, per
l’impiego di sostegni antisismici dei canali d’aria mediante cavi di acciaio da 3
mm di diametro, non visibili dagli utenti;
quella acustica, con limite NC30 di pressione sonora in ambienti didattici; quella
del comfort, per il mantenimento di corrette condizioni di tenore di ossigeno e
di temperatura durante le lezioni; quella
del risparmio energetico, con il controllo da remoto tramite Web Server delle
tempistiche di accensione spegnimento
dell’impianto, e, nel prossimo futuro, con
il controllo della portata aria mediante
rilevazione con telecamera dell’affollamento presente.
Per approfondimenti:
www.aldes.it/scuole