Con la sua torre campanaria romana e la navata gotica, la chiesa parrocchiale di San Ulrico di Plaus è ormai divenuta un simbolo del paesaggio locale.
Tuttavia, questa chiesa risalente al XV secolo stava diventando troppo piccola per una popolazione che negli ultimi trent’anni è più che raddoppiata.
Dopo che era stata a lungo vagliata l'ipotesi di una nuova costruzione, le cose hanno cominciato a muoversi a favore di un ampliamento nel 2013 con un con-corso: il progetto piace perché la vecchia chiesa di San Ulrico e la nuova chiesa di Santa Monica, insieme al cimitero ampliato, costituiscono un tutt’uno armonico.
Le pareti e i soffitti del nuovo luogo di culto sono stati rivestiti con il sistema al silicato di Brillux, che oltre a soddisfare gli stringenti requisiti tecnici e acustici garantisce una resa estetica di pregio.
Costruire una nuova chiesa oggi giorno è un evento estremamente raro. Per il paese di Plaus, situato al margine della Val Venosta, il percorso è stato lungo: con i suoi 60 posti, la vecchia chiesa di San Ulrico, costruita 600 anni fa, era diventata troppo piccola per gli oltre 700 abitanti del comune. Nel 1994 siè pensato per la prima volta di costruire un nuovo edificio. Un ampliamento della chiesa già esistente era fuori questione, per motivi di tutela dei beni culturali e per la presenza del cimitero adiacente. Dopo diverse false partenze, nel 2013 un concorso ha decretato la vittoria del progetto dell’arch. Erwin Gerstgrasserdi Naturno, dando di fatto il via all’ampliamento. In seguito si è tenuto un referendum confermativo, in cui due terzi dei votanti hanno approvato la realizzazione del progetto. Nel marzo 2016 è stata così gettata la prima pietra. Il 27 agosto 2017 il vescovo diocesano ha inaugurato con grandi festeggiamenti la nuova chiesa dedicata a Santa Monica. Se la costruzione di una nuova chiesa è un fatto poco comune, l’idea di consacrarla a Santa Monica è stata non meno inusuale: in Alto Adige si tratta infatti dellaprima chiesa consacrata alla protettrice delle donne e delle madri.