Sono le Sale Napoleoniche VIII e IX della Pinacoteca di Brera ad essere state oggetto dell’intervento di riqualificazione. Le Sale Napoleoniche, illuminate fino ad oggi da lucernari con luce naturale, supportati nelle ore serali da lampade fluorescenti, hanno cambiato immagine grazie ad un nuovo sistema di illuminazione a LED dedicato alle opere che ha reso possibile una forte valorizzazione dei capolavori dei grandi maestri del Rinascimento veneto qui custoditi, restituendone una lettura molto più autentica e fedele agli intenti dell’artista. Sono emersi particolari pittorici che erano stati dimenticati nel tempo, la brillantezza dei colori, gli splendidi sfondi architettonici, la luminosità di paesaggi naturali, l’uso sapiente della prospettiva, che caratterizzano il Rinascimento italiano e in particolare la grande pittura veneta del ‘400 e ‘500, come quella di “Paolo Calieri” detto il Veronese”, di Tiziano, di Andrea Mantegna, del Tintoretto, di Lorenzo Lotto e di tanti altri artisti presenti in queste sale. L’intervento è avvenuto nel rispetto del luogo e del suo contesto architettonico, scegliendo di installare i proiettori sul perimetro dei lucernari, che caratterizzano tutte e quattro le sale Napoleoniche. Per quanto riguarda la soluzione illuminotecnica, la scelta della Sovraintendenza, dopo una serie di sperimentazioni su diverse opere, è ricaduta su una miscelazione di due tonalità di luce, quella bianco calda dei LED da 3000K° e quella bianca neutro dei LED da 4000K°. In questo modo si è riusciti a far emergere le cromie naturali delle opere garantendo, allo stesso tempo, una corretta lettura e percezione dei più piccoli dettagli. Le sofisticate caratteristiche degli apparecchi Erco, azienda da sempre specializzata nell’illuminazione architetturale e museale, con tecnologia LED a luce proiettata che, grazie a sistemi ottici brevettati, consente di ottenere illuminamenti elevati con una precisione fuori dal comune anche da distanze considerevoli, come i 9,5 metri d’altezza delle Sale Napoleoniche, adeguando i livelli di illuminamento sulle opere in funzione della luce naturale proveniente dai lucernai. La distribuzione luminosa estremamente controllata e precisa è ottenuta grazie a collimatori ottici, sviluppati e brevettati da Erco, che sfruttano tutti i lumen emessi dal diodo luminoso e convogliano la luce verso le lenti Spherolit terziarie che determinano la distribuzione della luce finale. Tutti i proiettori Erco hanno di un sistema di lenti Spherolit intercambiabili per poter adattare la distribuzione luminosa alle caratteristiche e dimensioni dell’opera da illuminare con fasci precisi, dai contorni morbidi e sfumati. Inoltre sono dotati di un sistema di dimmerazione a bordo che consente la regolazione dell’intensità luminosa in modo da calibrare con precisione i valori di illuminamento prescritti per le tele esposte al fine di preservarle nel tempo.
Gli investimenti di Erco sullo sviluppo dell’optoelettronica, ovvero su sistemi ottici dedicati alla tecnologia Led che consentono di ottenere livelli di illuminamento elevati anche con potenze minime, l’accurata selezione dei diodi per garantire stabilità nella qualità di luce e un’elevata resa cromatica in grado di esaltare la naturalezza colori hanno consentito di ottenere eccellenti prestazioni. La tecnologia Led è particolarmente indicata per l’illuminazione delle opere d’arte (e non solo) in quanto le emissioni dannose di raggi ultravioletti e infrarossi sono a livelli decisamente inferiori rispetto ad altre sorgenti tradizionalmente impiegate nei Musei, come le lampade alogene. Anche per questo Erco è ormai totalmente orientata allo sviluppo di sistemi digitali di illuminazione, tanto da non avere più nel proprio catalogo prodotti con sorgenti analogiche.