BOSSONG

Consolidamento della facciata della cattedrale di Melfi

Bossong ha garantito gli ancoraggi in acciaio inossidabile per le nuove connessioni di consolidamento dell’edificio storico, l’intervento si è reso necessario a seguito di distacchi di elementi lapidei del paramento esterno della facciata.
La Chiesa oggetto di intervento sorge nel centro storico della città di Melfi. La struttura portante è caratterizzata da una muratura costituita da elementi resistenti di diversa natura quali tufi, calcareniti, pietre laviche e caratterizzata da spessori importanti che in corrispondenza della facciata, interamente ricostruita nel 1748 a seguito della demolizione della preesistente, superano il metro e derivano dall’affiancamento di due paramenti, quello esterno in pietra calcarea e quello interno in pietra tenera, tipicamente tufo. L’intervento di consolidamento della facciata si è reso necessario a seguito di distacchi di elementi lapidei del paramento esterno della facciata, dovuti alla scarsa connessione tra i due paramenti oltre al decadimento nel tempo delle proprietà meccaniche dei materiali, ed è consistito nella realizzazione di nuovi collegamenti tra i paramenti mediante perforazione e inserimento di ancoraggi in acciaio inossidabile.

Prove preliminari sono state eseguite, su richiesta della Soprintendenza, al fine di verificare l’efficacia dell’intervento e ottimizzare lo stesso limitando il più possibile l’impatto sull’opera, in considerazione della sua notevole importanza e rilevanza storica e architettonica. È stata testata l’interazione tra l’ancoraggio e le apparecchiature murarie esistenti del paramento interno (tufo), mediante prove in situ e del paramento esterno (pietra calcarea), mediante prove di laboratorio.

Il numero di connessioni è stato definito sulla base dei risultati delle prove preliminari e la disposizione degli stessi prevalentemente in corrispondenza delle paraste, secondo una configurazione che tiene conto delle zone più rigide e resistenti del prospetto, evitando di interessare fregi, capitelli e altri ornamenti. Le fasi di lavorazione si sono articolate nel modo seguente: esecuzione delle perforazioni con carotaggio continuo con sonda diamantata a sola rotazione, inserimento degli ancoraggi e successiva iniezione.

Sono stati impiegati ancoraggi a iniezione controllata con calza costituiti da barra in acciaio inossidabile ad alta resistenza diametro 12 mm (GBOS 12/304) inseriti in perfori diametro 42 mm. Le iniezioni di malta (Presstec) sono state effettuate a bassa pressione a mezzo di appositi dispositivi di iniezione all’interno della calza. La malta, specificatamente formulata per l’impiego in murature storiche, garantisce, oltre ai requisiti prestazionali richiesti per lavorare in accoppiamento con la calza, una elevata resistenza i solfati. Tutti gli ancoraggi sono stati realizzati a misura dopo il tracciamento e rilievo degli spessori murari in corrispondenza di tutti i punti di inserimento indicati a progetto e forniti in cantiere completamente assemblati. A maturazione avvenuta della malta sono stati riposizionati in facciata i tasselli ottenuti con il carotaggio, opportunamente catalogati e conservati, per poi procedere con stuccatura e successiva finitura della superficie.