La struttura principale e più rappresentativa consiste in un edificio polivalente lungo oltre centro metri e disposto parallelamente a due campi di gioco regolamentari, che accoglie gli spogliatoi degli atleti e una palestra di oltre 300 mq, mentre sulla copertura della stessa si ergono le gradinate per assistere alle partite.
Il primo step del progetto complessivo di recupero del centro, curato e coordinato dall’Ing. Michele Laorte, si è concentrato sulla realizzazione e recupero di tutte le superfici sportive e sugli interventi di ripristino funzionale ed estetico del fabbricato principale, a cui seguiranno, in seconda battuta, la realizzazione di ulteriori strutture e servizi per rendere fruibili gli impianti e gli spazi anche ad altri soggetti, diventando polo di attrazione per attività sportive e congressuali.
Il focus: riqualificazione estetica e funzionale per creare identità
L’intervento di recupero è stato progettato dall’Ing. Laorte tenendo conto delle differenti esigenze emerse: da un punto di vista tecnico, è risultato assolutamente indispensabile migliorare la funzionalità del manufatto edile, arrestando lo stato di degrado in cui versavano le strutture esterne ed aumentare significativamente il comfort interno, oltre a ridurre i consumi energetici. Altrettanto importante per la committenza era l’obiettivo di dare, attraverso scelte architettoniche espressive, l’impronta e il segnale di un forte rinnovamento, che supportasse in modo immediato ed elegante il senso d’identità e rappresentatività del Club.
L’intervento di recupero ha previsto quindi la realizzazione dell’isolamento delle pareti esterne della struttura con facciate ventilate, il rinnovamento di tutto l’aspetto impiantistico, l’installazione di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e di sorgenti a led per l’illuminazione interna, oltre alle opere di rifacimento della rete di raccolta e smaltimento delle acque.
“La progettazione dell’isolamento esterno – spiega l’ing. Laorte - è stata guidata dalla scelta del rivestimento desiderato in HPL e dalla preferenza per la tecnologia costruttiva della facciata ventilata per i vantaggi termoigrometrici che si aggiungono alle prestazioni isolanti”.
Il materiale scelto e la soluzione tecnica della facciata ventilata hanno garantito la soluzione a più di uno dei driver di progetto: la resistenza meccanica all’impatto con i palloni da calcio, in considerazione della posizione dell’edificio posto direttamente a bordo campo; il sistema di ventilazione che assicura ottime prestazioni estive; infine la libertà espressiva che, nel caso in esame, poteva spaziare in maniera ampia sia per la particolare destinazione d’uso, sia per il fatto che l’edificio è ubicato all’interno di un’area privata completamente destinata a verde sportivo e quindi priva di relazioni dirette con il contesto urbano. Tale fattispecie ha consentito senza troppe remore di “giocare” con i colori sociali per comunicare dinamismo e grinta agli atleti che fruiscono della struttura.
La scelta è quindi ricaduta quasi immediatamente su Isotec Parete di Brianza Plastica, un sistema termoisolante con anima in poliuretano espanso rigido e correntino metallico asolato integrato, che permette in un unico passaggio di creare uno strato isolante ad alte prestazioni, la camera di ventilazione della parete e la sottostruttura portante per il rivestimento in HPL. La compatibilità universale del sistema Isotec Parete con tutti i supporti e con tutti i tipi di rivestimento, si è rivelata anche in questo caso un valore aggiunto fondamentale, in grado di soddisfare e sostenere qualsiasi soluzione estetica prescelta.
Inoltre, grazie alla consolidata collaborazione fra le aziende produttrici Brianza Plastica e Abet Laminati, ne è scaturito un lavoro sinergico di progettazione esecutiva e consulenza mirata da parte dei tecnici delle due aziende, che hanno supportato il progettista nella valutazione della fattibilità del caso in esame, fino alla risoluzione, ove necessario, di tutti i dettagli esecutivi.
La posa della facciata ventilata
Sulle pareti esterne dell’edificio sopra descritto, realizzate con struttura intelaiata in calcestruzzo armato e tamponamenti monostrato da 20 cm in blocchi di cemento cellulare non intonacati, sono stati fissati meccanicamente a secco i pannelli termoisolanti Isotec Parete, spessore 80 mm.
La loro conformazione battentata assicura un’estrema facilità di posa e la perfetta continuità dell’isolamento. Il correntino asolato in acciaio protetto, solidale al pannello, crea, con un unico passaggio, la sottostruttura universale per il fissaggio del rivestimento e la camera di ventilazione fra l’isolante e la cortina esterna.
Inoltre il poliuretano espanso rigido di cui è composto il pannello Isotec Parete, offre elevati benefici di isolamento termico, grazie al valore di conduttività termica dichiarata D di 0,022 W/mK, da cui consegue un ottimale comfort abitativo e un considerevole risparmio energetico per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo, potenziati dai benefici della ventilazione naturale in tutte le stagioni.
Una volta ultimata la posa del sistema Isotec Parete, al correntino sono stati fissati con estrema semplicità i pannelli in HPL MEG di Abet Laminati, privilegiati per le elevate capacità di resistenza agli urti e per la loro estetica accattivante e dinamica. Una volta completato, il rivestimento delle facciate spicca per l’estrema linearità, l’elegante semplicità e l’originale effetto cromatico che richiama in modo immediato i colori sociali dell’Ascoli Picchio 1898 F.C., con l’alternanza delle fasce bianche e nere.
La facilità di posa del Sistema Isotec Parete ha permesso di eseguire a regola d’arte e in pochissimo tempo l’applicazione degli oltre 1.000 mq della facciata ventilata da parte dell’impresa Turla Costruzioni SRL, alla sua prima esperienza con questa tecnologia costruttiva.