Il Xinjin Zhi Museum si trova ai piedi della montagna Laojunshan nella città di Xinjin, configurandosi come porta di ingresso verso l’area sacra dedicata al Taoismo, di cui l’edificio progettato da Kengo Kuma cerca di ricalcarne l’essenza attraverso la morfologia e le esposizioni contenute.
Adagiato sul pendio, il complesso culturale è caratterizzato da un involucro costituito da materiale locale, lavorato con modalità del tutto tradizionali. Una moltitudine di piastrelle cangianti crea un rivestimento quasi tessile, dalle maglie sottili, che riveste le facciate in vetro garantendo la possibilità di una schermatura solare diffusa. La pelle sembra respirare attraverso le piccole “tegole” incurvate collegate tra loro tramite fili di acciaio e lega il costruito alla natura circostante.
A sud la facciata risulta sdoppiata, dovendo rispondere a due condizioni del tutto differenti: l’infrastruttura da un lato e la presenza di un piccolo laghetto dall’altra; questo continuo cambiamento di stato nel contesto diviene tuttavia possibilità di declinare concretamente il flusso dei visitatori secondo una logica che procede dal movimento alla quiete.
Crediti fotografici: Daichi Ano.