Il Windermere Jetty Museum si inserisce all’interno di un sito precedentemente occupato da un impianto di estrazione di ghiaia, situato in posizione periferica rispetto alla città.
I progettisti hanno deciso di conservare parte del background della storica struttura industriale dando vita una serie di volumi compatti inseriti all’interno dell’ambiente naturale. Gli edifici sono stati rivestiti con lastre di rame ossidato, piegate e bloccate a creare una trama a coste, interrotte unicamente dalle grandi aperture affacciate sul lago che permettono alle imbarcazioni di essere spostate facilmente tra interno ed esterno. Fulcro del museo è infatti un bacino coperto, direttamente collegato al lago attraverso grandi porte, che consente alle imbarcazioni di essere messe in mostra nell’acqua. Il resto degli edifici ospita, invece, l’ingresso, laboratori per la conservazione, spazi educativi e una caffetteria, disposti in sequenza a formare un percorso totalmente immersivo attorno al molo.
A caratterizzare gli edifici è l’estensione di una delle due falde del tetto, una sorta di aggetto sovradimensionato che dà vita a spazi aperti-coperti che possono fungere da aree espositive immerse nella natura, aree di ritrovo e per il relax o, come nel caso dei laboratori di conservazione, da spazi di lavoro esterni. Lo spazio espositivo interno è caratterizzato da pareti bianche che amplificano lo spazio e sfruttano al meglio la luce naturale che entra dalle grandi finestre e dai lucernari.
Crediti fotografici: Christian Richter