Taranto nel corso degli ultimi anni ha intrapreso un percorso di trasformazione non solo economica ma anche urbanistica, che, in un’ottica di sviluppo sostenibile della città, può portare alla sua rinascita ambientale e socio-economica. Al fine di avviare questa nuova stagione le istituzioni del territorio stanno lavorando in modo sinergico.
In particolare il Comune di Taranto ha ultimamente firmato alcuni accordi e protocolli d’intesa con altri enti, tra i quali la Soprintendenza ABAP di Brindisi, Lecce e Taranto e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto.
L’accordo siglato con quest’ultima prevede di condividere i percorsi progettuali e operativi che ridefiniranno il waterfront e le aree di cerniera tra porto e città. Tra i primi frutti di questa intesa c’è la recente candidatura di un progetto a un bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per il finanziamento di progetti strategici tra i quali figura il “Recupero waterfront”.
Il progetto, candidato dal Comune e dall’Authority, è articolato sui seguenti ambiti: realizzazione del nuovo varco Est; interventi di difesa costiera e percorsi pedonali nella darsena adiacente alla Calata 1 del Porto di Taranto; interventi di difesa costiera e percorsi pedonali nelle aree demaniali antistanti le mura della Città Vecchia; waterfront del Lungomare Giardini – Pontile Rota. “La città portuale di Taranto – afferma il Presidente dell’AdSP del Mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – è oggi protagonista di un processo di rigenerazione di legami e progettualità, infrastrutturali e culturali, che ambiscono ad aprire e connettere il porto alla sua città, riconoscendo nella ‘risorsa mare’ la principale fonte di sviluppo sostenibile.
Il piano di governance condiviso tra l’AdSP del Mar Ionio ed il Comune di Taranto ha messo a fattor comune le visioni e le strategie alla base delle mission istituzionali delle due Amministrazioni, nell’ottica di ridisegnare, in maniera sinergica, l’architettura fisica ed i sistemi di interazione porto-città, restituendo alla comunità tarantina un nuovo spazio pubblico e percorsi pedonali sulla linea di frontiera tra porto, città e mare.