Vigentina 9 -

Il progetto integrato di Lombardini22 ha rinnovato i caratteri dell’involucro in chiave contemporanea e sostenibile e ridefinito i volumi e gli spazi interni.
L’edificio, che si estende su 5.600 metri quadrati, ospita oltre 250 dipendenti appartenenti alle compagnie assicurative Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance e Stelvio Agenzia Assicurativa. L’immobile, denominato Vigentina9, è uno smart-building ecosostenibile innovativo, caratterizzato da elevati standard in termini di efficienza energetica, scelta dei materiali e qualità ecologica degli interni, tanto da aver ottenuto importanti riconoscimenti quali la certificazione LEED Platinum, in seguito all’intervento di riqualificazione edilizia che ha aggiornato alla contemporaneità la struttura del 1962 dell’architetto Enrico Bignoli e dell’ingegnere Franco Fasoli.
Il progetto di ristrutturazione è stato condotto dal Gruppo Lombardini22 con l’obiettivo di riqualificare l’edificio, nel rispetto del contesto urbano, migliorando la composizione e la fruizione degli spazi, nonché le caratteristiche energetico-sismiche.
La progettazione degli interni è stata concepita in ottica di flessibilità e benessere delle persone, in linea con le metodologie di lavoro adottate dal Gruppo assicurativo ispirate al principio di “work-life integration”, che prevedono l’alternanza tra lavoro in presenza e da remoto.
Il progetto architettonico di Lombardini22 ha mantenuto intatta la struttura dell’edificio ha pianificato la demolizione degli interni in sicurezza. La ristrutturazione ha aggiornato gli spazi interni e la facciata, fornendo un nuovo dinamismo all’edificio, pur mantenendo l’inquadramento strutturale dell’originale. L’intervento ha mirato alla riqualificazione complessiva esterna e interna dell’immobile, mantenendo la sua funzione terziaria a uffici, ridefinendo i caratteri del suo involucro e della composizione e fruizione degli spazi interni. La volontà, pur nel rispetto della sensibilità del luogo e più precisamente del parziale vincolo indiretto rispetto alla prospiciente Chiesa di Santa Maria al Paradiso, è stata quella di rigenerare profondamente l’immobile dopo oltre 50 anni dalla sua costruzione. Il rinnovamento completo dell’immagine esterna è pensato per donare un prospetto che riprende la sagoma esistente rivisitata in chiave moderna e sostenibile. L’opportunità progettuale permette così di rimodulare i componenti di facciata e caratterizzare l’immobile con una proposta più contemporanea.
L’organismo edilizio pari a circa 5.600 metri quadrati si compone di un corpo principale di forma rettangolare, che definisce la cortina edilizia su corso di Porta Vigentina, e un corpo di collegamento al retrostante edificio a torre contenente i corpi di risalita verticale e i locali tecnici. L’obiettivo è stato quello di ridefinire i caratteri dell’involucro edilizio, migliorando nel contempo le caratteristiche energetiche, anche attraverso la diminuzione dell’incidenza diretta del sole sui serramenti vetrati, creando una nuova tridimensionalità della facciata. Questa scelta dona, in relazione al nuovo basamento vetrato e al coronamento, una dinamicità tutta nuova all’edificio. La rotazione verso nord dei serramenti della facciata principale pone l’accento sulla vista in direzione della Chiesa di Santa Maria del Paradiso, verso il centro della città, in una sorta di ‘inchino’ simbolico. Il prospetto principale su corso di Porta Vigentina viene caratterizzato da una serie di moduli ruotati rispetto il piano della facciata, ognuno di dimensioni di circa un metro e mezzo per tre, che moltiplicandosi per tutta la lunghezza del prospetto, riprende la scansione della struttura esistente. Il modulo di facciata si scompone in due superfici: una vetrata ruotata nel verso della Chiesa del Paradiso, che tende in questo modo a proteggersi naturalmente dal sole diretto e una opaca, composta da un pannello coibentato in alluminio ossidato con una particolare finitura spazzolata color bronzo. I marcapiani estrusi rispetto il filo esistente sono rivestiti in pietra ingegnerizzata effetto ceppo, riprendendo, evidenziandolo, il posizionamento dei solai esistenti e contenendo il movimento dei moduli dell’involucro, rientranti nel nuovo filo della facciata. L’intervento ha coinvolto anche la parte strutturale dell’edificio con demolizioni puntuali che hanno rinnovato gli spazi interni e garantito il miglioramento sismico dell’immobile.
Nazione:
Tipologia: TERZIARIO
Progettista Architettonico: LOMBARDINI22
Status: REALIZZATO
Pubblicato su Modulo 438 - Settembre 2022