L’intervento ha valorizzato la struttura originaria, rendendo visibili pilastri e travi come elementi identitari, in un dialogo continuo tra passato e futuro. Con 15.000 mq distribuiti su 8 livelli, il complesso ospita uffici, spazi pubblici, aree meeting e un ristorante aziendale, secondo un modello organizzativo attento a benessere, flessibilità e sostenibilità.
Oggi l’edificio è NZEB e in classe energetica A4, grazie a soluzioni come la doppia pelle trasparente, la serra bioclimatica e la nuova facciata vetrata ad alta efficienza.
Un intervento che va oltre il semplice recupero edilizio: è un progetto di rigenerazione che rivitalizza un'intera area strategica della città, valorizzandone le potenzialità inespresse e intrecciando architettura, innovazione e memoria urbana.
Il fulcro del progetto è stata la volontà di rendere visibile e valorizzare la struttura preesistente, mantenendola sempre a vista: pilastri e travi in acciaio e solaio in calcestruzzo originari non sono stati nascosti, ma diventano l’anima nascosta e pulsante del nuovo edificio, testimonianza tangibile della storia del luogo e chiave interpretativa della nuova architettura. Questo approccio, coerente con una visione di recupero consapevole, ha permesso di stabilire una continuità tra passato e futuro, in cui la materia diventa memoria e struttura insieme.
L’intervento si configura come modello virtuoso di riqualificazione edilizia e urbana sostenibile, nel quale l’edificio non è pensato come organismo isolato ma come parte attiva del suo contesto urbano, sociale e ambientale. L’impermeabilizzazione del piano terra e interrato (fino a 3,5 metri) risponde inoltre alle esigenze di sicurezza idrogeologica, fondamentali in relazione alla vicinanza con il torrente.
In linea con il nuovo modello organizzativo promosso da Iren – orientato a smart working, digitalizzazione e benessere – il progetto si integra in un più ampio disegno di evoluzione delle sedi aziendali (come sta già avvenendo per le sedi di Torino e Reggio Emilia), proponendo ambienti dinamici, flessibili e altamente performanti, sia in termini funzionali che energetici.
Infine, il progetto si fa carico anche di un compito simbolico: diventare un nuovo landmark urbano per Genova, un punto di riferimento identitario e innovativo per la città, dimostrando come l’architettura possa trasformare spazi esistenti in luoghi di valore, memoria e futuro. L’edificio – oltre i suoi confini fisici – stabilisce nuove relazioni con il tessuto urbano, connettendo spazi, tempi e persone in un’esperienza architettonica sostenibile e stratificata.