Turin Campus di ESCP Business School -

TRA_Toussaint Robiglio Architetti con Artelia Italia - Il nuovo campus di Torino di ESCP Business School, inaugurato nell’ottobre 2024, si estende su una superficie complessiva di oltre 8.000 mq. La progettazione si è ispirata alla visione di una scuola moderna, in cui gli spazi fisici non sono solo luoghi di studio ma veri catalizzatori di interazione, innovazione e sostenibilità.
Situato in via Doria, il progetto di recupero e trasformazione di un edificio storico di proprietà di BNL BNP Paribas, che ha realizzato i lavori per ESCP, rappresenta un esempio eccellente di integrazione tra passato e futuro, architettura e didattica, città e istituzione: un luogo dove l’architettura si mette al servizio dell’apprendimento e della città.
Questo progetto - i cui interni sono stati curati da G*AA Architetti e Subhash Mukerjee Studio con Conrotto Progetti - rappresenta un punto di riferimento per ripensare gli spazi educativi, immaginando un futuro in cui l’educazione diventa parte integrante della vita urbana, sostenibile e innovativa.
 
Architettura e innovazione: un dialogo tra storia e contemporaneità
Il progetto architettonico si sviluppa attorno al concetto di vertical campus urbano, una soluzione innovativa che risponde alle sfide della densità urbana e della necessità di integrazione tra funzioni educative e sociali. Questo modello combina il fascino della storia con la flessibilità e libertà di trasformazione di un edificio moderno, organizzando in maniera compatta e integrata le diverse funzioni. Il cuore simbolico del nuovo campus è la “piazza coperta”, uno spazio pubblico di 500 mq che connette la scuola alla città, invitando la comunità a interagire e condividere. A supporto di questa visione, il progetto valorizza il cortile interno, trasformandolo attraverso un nuovo volume contemporaneo dedicato a grandi aule per conferenze e sale ad emiciclo, mentre gli spazi più piccoli, gli uffici e le aree di studio trovano posto nell’edificio esistente. Questo approccio garantisce efficienza nella distribuzione dei flussi e nella gestione energetica, rappresentando una tendenza globale che riporta le funzioni knowledge-based nei nuclei delle aree metropolitane.
 
L’intervento ha preservato le facciate storiche dell’edificio ottocentesco, che allo stesso tempo, è stato trasformato con l’inserimento di un volume contemporaneo. Questo elemento si distingue per il suo rivestimento in lamiera tridimensionale color bronzo, che crea un contrasto dinamico con le linee classiche dell’edificio esistente. La curvatura e la stratificazione degli elementi metallici richiamano l’estetica torinese di maestri come Guarini e Mollino, instaurando un dialogo visivo e materico tra tradizione e innovazione.
All’interno, gli spazi sono stati pensati per un uso versatile e fluido: aule modulabili, sale ad emiciclo, un auditorium flessibile e ambienti per l’apprendimento digitale e collaborativo rispondono alle esigenze di una didattica sempre più ibrida.
 
Sostenibilità come principio guida
Il campus rappresenta anche un modello di sostenibilità. Tra gli interventi più significativi si segnalano: l’installazione di pannelli fotovoltaici (170 mq) e solari termici (50 mq); il miglioramento dell’efficienza termica attraverso l’uso di materiali ad alto isolamento e il riuso delle strutture esistenti; l’adozione di sistemi di gestione energetica avanzati, che ottimizzano consumi e comfort.
Queste soluzioni dimostrano come l’architettura possa essere un’alleata nel raggiungimento di obiettivi ambientali, senza rinunciare alla qualità estetica e funzionale.
Nazione:
Tipologia:
Progettista Architettonico: