La torre ospita, infatti, uno spazio espositivo che si sviluppa, mediante una rampa a spirale posta lungo le alte facciate, intorno ad un vuoto centrale: vero elemento di suggestione di questa costruzione.
L’altro aspetto fortemente caratterizzante è rappresentato dal sistema di schermatura esterno che, seguendo il profilo fluido della torre, filtra la luce naturale creando variabili effetti al suo interno. Il sistema è costituito da un articolato insieme di layer corrispondenti agli elementi strutturali, alle chiusure vere e proprie, alle passerelle di servizio e ai brise soleil metallici esterni.
La pianta a forma di goccia, ennesimo esasperato richiamo al tema della manifestazione, obbliga ad uno schema strutturale insolito che, tuttavia, è teso alla massima sintesi tra la forma architettonica e le esigenze statiche.
Il necessario contrasto alle azioni orizzontali derivanti dalla spinta del vento o da eventuali eventi sismici è offerto da due elementi principali: un reticolo strutturale in acciaio che costituisce lo scheletro del sistema di chiusura e una coppia di core in calcestruzzo armato la cui posizione in pianta risulta baricentrica rispetto alle due curve che disegnano la goccia.
I due elementi principali sono messi in relazione attraverso i solai di interpiano ad anello che, pur lasciando un ampio vuoto centrale, agiscono come irrigidimenti trasversali. Un ulteriore contributo alla stabilizzazione della struttura è dato dalla presenza delle rampe di connessione dei diversi livelli che, procedendo lungo la curvatura della facciata prevengono possibili effetti di sbandamento del telaio in acciaio. Costituite da travi rampanti in acciaio con impalcato in calcestruzzo e finitura fono isolante in linoleum, le rampe rappresentano un elemento chiave della costruzione di duplice natura permettendo ai visitatori il passaggio da un piano all’altro e nel contempo ospitando, nella parte inferiore, le reti impiantistiche.
Le differenti caratteristiche dei materiali utilizzati permettono di avere un’elevata rigidezza in corrispondenza dei noccioli in calcestruzzo e di mantenere una certa elasticità lungo l’involucro. Quest’ultima permette di ricorrere a una chiusura continua in vetro opportunamente schermata da ampi brise soleil. La manutenzione è resa possibile da appositi ballatoi in grigliato metallico che, seguendo il profilo della pianta, avvolgono l’edificio in corrispondenza di ogni piano senza, tuttavia, pregiudicare la trasparenza dell’involucro.
Al fine di rendere maggiormente versatile l’uso dell’edificio al termine della manifestazione, a circa un terzo dell’altezza e all’ultimo livello sono state predisposte due possenti travi reticolari che, oltre ad avere funzioni stabilizzanti, permetteranno di apprendere nuovi solai di interpiano che, occupando parte dell’attuale vuoto centrale, aumenteranno la superficie utile del fabbricato.
Sebbene l’idea di dotare l’edificio di elementi permanenti che consentano future trasformazioni appare estremamente interessante, rimangono però alcuni dubbi sulla possibilità di conciliare il sistema distributivo perimetrale con un assetto funzionale diverso da quello prettamente espositivo.
Crediti fotografici: Enrique de Teresa Arquitectos