La Torre B1 era inizialmente prevista per ospitare un albergo/residence. Ha poi subìto in corso d'opera un cambio di destinazione d'uso a seguito del ritrovamento di importanti resti archeologici in un altro lotto destinato a residenze e uffici nel Piano Bufalotta che hanno imposto il trasferimento delle previste funzioni nel presente manufatto quando esso era già ultimato nelle strutture. Sui prospetti la trasformazione in residenze e uffici è stata caratterizzata dall'inserimento di terrazze al servizio dei nuovi appartamenti. Per evitare serie ripetitive di terrazzini isolati, gli esterni sono stati raggruppati in volumi di logge rivestite in lamiera microforata e caratterizzate da un pattern di forometrie alternate a ogni livello. Esse creano una schermatura traforata che appare come un tessuto sui fronti e delle cuciture incrociate sugli angoli degli appartamenti più grandi a ovest. Le schermature bianche coprono delle logge color blu mentre il volume principale è color argento metallizzato: tutti i fronti esterni sono rivestiti in laminato HPL ad alta densità in questi due colori. Per la facciata sud-est, priva di terrazzi, si è invece creato un motivo grafico analogo a quello delle logge in pannelli fotovoltaici cristallini color blu: è questa la prima facciata interamente fotovoltaica della città di Roma, con pannelli fotovoltaici collegati a sensori elettrici che alimentano il sistema di riscaldamento acqua e di energia elettrica condominiale.
Crediti fotografici: Giuseppe Dall'Arche