L’enorme parallelepipedo bianco e nero sollevato di 26 metri da terra e sostenuto da 12 pilastrini in acciaio multicolori unisce procedimenti di assemblaggio a secco a sistemi di prefabbricazione per ottenere la massima flessibilità di riorganizzazioni future.
Il progetto prevedeva infatti che l’edificio potesse essere ampliato verso nord e che gli spazi accessori, come l’auditorium ed il centro studentesco, potessero essere ancorati alla colossale gabbia portante in acciaio, detta anche “table top”.
L’ingegnerizzazione di questa struttura è assimilabile alla costruzione di una metà di un ponte: la torre in cemento armato è l’elemento portante mentre le sei coppie di pilastrini agiscono come cavi di una controventatura.
Questi tiranti a sezione circolare vuota sono alti circa 10 piani e sono stati prodotti come tubature per il gas e trattati con idonei strati di vernice intumescente per proteggerli in caso di incendio.
La muratura è di circa 65 cm per contenere lo spessore della struttura in acciaio. L’elemento rosso che si insinua sotto il piano dell’edificio contiene invece un’uscita di sicurezza.
Crediti fotografici: ALL Design, Peter Dušek