Il disegno dagli spazi aperti è l’elemento principale dell’impianto progettuale. La morfologia del terreno viene rispettata e valorizzata nei tre elementi fondamentali, il viale di accesso, i terrazzamenti e la piazza Furla, che disegnano i “vuoti” attorno ai volumi degli edifci.
La natura supera i confni fra interno ed esterno grazie a un sistema di patii e di tetti verdi con vista sull’area boschiva.
Un grande gruppo di querce secolari viene conservato e valorizzato, mitigando così l’area adibita a parcheggio.
L’ingresso principale riprende l’archetipo degli accessi alle ville toscane: un flare ordinato di cipressi che accoglie il visitatore e descrive il percorso d’accesso. Tale ritmo viene riproposto sulla facciata degli edifici con lamelle filtranti frangisole che controllano e mediano la luce a seconda dell’orientamento e delle stagioni, proteggendo dai raggi diretti del sole e distribuendo l’illuminazione all’interno degli spazi di lavoro. Questo sistema favorisce inoltre l’inerzia termica con conseguente riduzione dei costi energetici.
L’ingresso agli uffici, con la reception a doppia altezza e la grande hall all’aperto diventano il punto in cui i limiti tra architettura e paesaggio si fondono. Gli interni sono stati progettati in modo da avere una concreta flessibilità di layout. L’ordinata sequenza degli uffici è scandita da patii verdi, spazi di relazione, come sale riunioni, break area e showroom.