TECNOPOLO BOLOGNA -

Dopo quasi dieci anni di fermo, tra burocrazia e ricorsi giudiziari, riparte il cantiere del Tecnopolo di Bologna, un centro per l’innovazione e la sperimentazione che va a completare la rete dei dieci tecnopoli, dislocati su 20 sedi nel territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico.
L’area scelta per la realizzazione del Tecnopolo è quella dell’ex Manifattura Tabacchi, uno dei più importanti esempi di architettura industriale del Novecento, incorniciata tra via Stalingrado e via Ferrarese, in prossimità dei quartieri Navile e Bolognina. Realizzata nel Dopoguerra per trasferire al di fuori del centro storico cittadino le attività produttive collegate alla lavorazione del tabacco, la Manifattura è stata progettata dall’Ingegner Pier Luigi Nervi, il quale vinse il concorso bandito dall’Amministrazione Monopoli di Stato nel 1949 e che realizzò l’intera struttura, ultimata nel 1962. Con l’intento di destinare il complesso a sede del Tecnopolo e di recuperare un’area ormai degradata e in stato di abbandono, la regione Emilia-Romagna, decise di bandire nel febbraio 2011, tramite la propria società in house Finanziaria Bologna Metropolitana, un concorso internazionale che ha portato nel giugno dell’anno successivo alla vittoria del progetto elaborato dallo studio, con sede ad Amburgo, gmp Architekten, fondato nel 1965 dagli architetti Meinhard von Gerkan e Volkwin Marg, in collaborazione Werner Sobeck, Studio TI società cooperativa, Aldo Antoniazzi, Marco Baccanti e Carlo Carli.
Nazione:
Tipologia: MASTERPLAN
Local Partner: GMP ARCHITEKTEN
Inizio Lavori: 2011
Pubblicato su Modulo 418, marzo/aprile 2019