Il teatro, un parallelepipedo con un una torre scenica verticale, su un'area di 963 metri quadrati, ospita il foyer, l'auditorium con 400 posti, un'arena esterna con 500 posti a sedere, l'amministrazione e i locali di servizio e un parcheggio con 60 posti auto. Due elementi che hanno guidato la forma del progetto sono le vicine rovine etrusche e la centrale elettrica Alessandro Volta. Il primo, nello specifico la base del grande tempio di Vulci, ha ispirato il parallelepipedo monolitico, sede del foyer e dell'auditorium; il secondo ha suggerito l'idea della torre scenica di vetro le cui forme verticali diventano un segnale e un punto di rifermento per il territorio. All'interno il monolite rivela una profonda fessura che corre attraverso la massa da una parte all'altra: un segno di erosione che crea un'architettura fluida e aperta, un canale di interazione con la città. Il teatro è idealmente attraversato dal contesto urbano, diventano un nuovo frammento urbano. I materiali principali sono il cemento per il monolite, listelli di legno che ricoprono le strutture verticali, e il policarbonato alveolare per la torre scenica, che di giorno si smaterializza diventando indistinguibile dal cielo, mentre di notte si trasforma in una grande "lanterna" alla scala territoriale.
Crediti fotografici: MDU Architetti