TEATRO LEA PADOVANI -

Il progetto nasce come opera pubblica nell'ambito della riqualificazione di un'area industriale.
Il teatro, un parallelepipedo con un una torre scenica verticale, su un'area di 963 metri quadrati, ospita il foyer, l'auditorium con 400 posti, un'arena esterna con 500 posti a sedere, l'amministrazione e i locali di servizio e un parcheggio con 60 posti auto. Due elementi che hanno guidato la forma del progetto sono le vicine rovine etrusche e la centrale elettrica Alessandro Volta. Il primo, nello specifico la base del grande tempio di Vulci, ha ispirato il parallelepipedo monolitico, sede del foyer e dell'auditorium; il secondo ha suggerito l'idea della torre scenica di vetro le cui forme verticali diventano un segnale e un punto di rifermento per il territorio. All'interno il monolite rivela una profonda fessura che corre attraverso la massa da una parte all'altra: un segno di erosione che crea un'architettura fluida e aperta, un canale di interazione con la città. Il teatro è idealmente attraversato dal contesto urbano, diventano un nuovo frammento urbano. I materiali principali sono il cemento per il monolite, listelli di legno che ricoprono le strutture verticali, e il policarbonato alveolare per la torre scenica, che di giorno si smaterializza diventando indistinguibile dal cielo, mentre di notte si trasforma in una grande "lanterna" alla scala territoriale.

Crediti fotografici: MDU Architetti
Nazione:
Tipologia: CULTURA ED EVENTI
Progettista Architettonico: MDU ARCHITETTI
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2011
Pubblicato su Modulo 378, luglio/agosto 2012