Il progetto, frutto di concorso internazionale indetto nel 2009, è risultato vincitore rispetto ai progetti di altri noti studi internazionali, come Allford Hall Monaghan Morris, David Chipperfield Architects, de Rijke Marsh Morgan, Feilden Clegg Bradley Studios e 3XN.
Obiettivo del bando di concorso era quello di riunire le varie funzioni di support agli studenti sotto lo stesso tetto. L’edificio, quindi ospita teatro, pub, un learning cafè, uffici, palestra, aree comuni e spazi per le student societies dell’università.
L’area di progetto si trova nel punto centrale del campus LSE, laddove convergono le stradine che collegano gli edifici dell’università. La geometria spezzata della facciata rende l’edificio visibile da tutte le angolazioni delle vie che convergono in questo nuovo spazio urbano collettivo. Anche la pelle in mattoni dell’edificio crea un gioco di trasparenze e luce tra l’interno e l’esterno del centro studenti, così da rendere il progetto perfettamente integrato con il contesto urbano ed universitario in cui si trova.
Il progetto ha previsto innanzitutto il dialogo con l'architettura esistente in mattoni: per questa ragione, parte del materiale impiegato per il rivestimento dei muri esterni proviene proprio dall'ex ospedale St. Philips.
L'edificio è stato disegnato per incarnare lo spirito dinamico con cui si identifica il centro universitario londinese. La complessa geometria del sito ha permesso una composizione vivace di piani irregolari e livelli sfalsati, ciascuno con una precisa e differente funzione.
Immaginato come “un organismo unico, un albero su cui arrampicarsi”, il nuovo edificio è composto da una hall d'ingresso, con affaccio su un grande spazio eventi sottostante, e zona bar-caffetteria al piano superiore.
Una scala a spirale, definita da gradini bassi e sedute integrate, ruota attorno al vano ascensore, collegando il piano terra al tetto-giardino secondo un percorso fluido e continuo.
Crediti fotografici: Dennis Gilbert