L’intervento di costruzione ha richiesto un’attenta e complessa organizzazione ed il coordinamento tra tutte le parti interessate, dal Comune di Milano con Metropolitana Milanese, a CityLife, all’ATI esecutrice, in particolare Astaldi. Dal punto di vista strutturale, estremamente innovativo è stato il processo di industrializzazione delle fasi realizzative e di prefabbricazione spinta in molte componenti delle strutture definitive. Questo approccio, frutto di un’ingegneria di elevato dettaglio, unitamente a una programmazione accurata, ha consentito di rispettare cronoprogrammi stringenti nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, pur operando in spazi ristretti, sotto copertura e con più cantieri attivi in parallelo o in stretta sequenza. La fermata Tre Torri si trova in una posizione baricentrica rispetto ai grattacieli (le “torri”, appunto), tenendo conto anche di una serie di ulteriori interventi urbanistici e paesaggistici atti a configurare un quartiere polifunzionale, a integrazione e cornice dei tre “segni” architettonici principali. La stazione fa parte della Linea 5, la prima linea completamente automatizzata e senza conducente della città, la quale rappresenta un valore aggiunto nel contesto del progetto di riqualificazione della Fiera: l’infrastruttura rappresenta infatti un importante vettore interconnesso alla rete di trasporto metropolitano esistente, al passante ferroviario e alla ferrovia di collegamento sia con l’aeroporto di Malpensa, sia con tutta l’area settentrionale della Lombardia. La struttura multipiano di interfaccia prevista dal progetto CityLife – denominata anche “piastra” – oltre ad inglobare la stazione Tre Torri, risponde a molteplici esigenze funzionali e determina i livelli per accedere alle “torri” stesse.