STAZIONE DI KÉNTIRA -

Per la sua organizzazione spaziale e funzionale, la stazione dell'alta velocità di Kénitra, in Marocco, è uno spazio pubblico da vivere indipendentemente dalla necessità di prendere il treno.
È questa una delle caratteristiche principali dell'opera progettata dall'architetto italiano, con base a Parigi, Silvio d'Ascia, autore, tra l'altro, della stazione Porta Susa di Torino e della ristrutturazione dell'hub di Montesanto in cui confluiscono una funicolare di Napoli e le linee ferroviarie dirette verso l'area flegrea. Insieme allo studio danese Big - Barke Ingels Group, d'Ascia ha anche firmato una delle stazioni del Grand Paris Express (Pont de Bondy). Uno degli obiettivi più importanti del progetto è stato proprio quello di creare un legame tra il tessuto storico e la città nuova. La stazione con il suo grande spazio antistante è addossata alla città storica ed è dotata di due passerelle aeree perpendicolari all'edificio-viaggiatori, che scavalcano i binari. Le passerelle, creando una sorta di schema a corte aperta, danno sì accesso ai binari, ma allo stesso tempo generano un nuovo collegamento con la città a sud.  Questi nuovi ponti urbani di collegamento ospitano attività commerciali e servizi, alimentando il flusso di pedoni e accogliendo i viaggiatori.  La stazione diventa così uno spazio pubblico, anche di collegamento, aperto a tutti. La facciata nord è scandita da otto archi vetrati dalla geometria variabile, che danno accesso alla hall a tripla altezza. Il prospetto è concepito come uno schermo, un «moucharabieh urbano» - lo definiscono allo studio d'Ascia -, permeabile ai flussi pedonali e composto da più di 800 triangoli di fibrocemento ultra-performante. Un involucro pensato per ottenere un equilibrio perfetto tra ombra, luce e trasparenza.

Nazione:
Tipologia: INFRASTRUTTURE
Progettista Architettonico: BIG - BJARKE INGELS GROUP
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2019