Parola chiave del progetto: sostenibilità. L’obiettivo dell’architetto, infatti, in linea con il recente lavoro di ricerca portato avanti sull’azienda sul tema della sostenibilità, era quello di creare un edificio attraverso il recupero di materiali che altrimenti sarebbero finiti in discarica.
Impilati a gruppi di quattro l’uno sull’altro ad angolo retto, per un totale di 29 moduli prefabbricati, i container si mostrano più o meno sporgenti rispetto al nucleo centrale della struttura e danno vita a un edificio a due piani che si estende su una superficie totale di 320 metri quadrati.
Primo progetto di Kuma concepito con dei container, l’architetto si è ispirato nella loro distribuzione al fogliame delle piante di caffè e ai tradizionali archi cinesi.
Arioso, luminoso e geometrico, l’ambiente interno è un omaggio alla vitalità culturale della città: un murale dai colori vivaci rappresenta gli Amis, popolo aborigeno che vive lungo la costa orientale dell’isola, mentre un secondo murale, completamente dedicato al caffè, richiama l’azienda.
Crediti fotografici: Starbucks