L'edificio accentua l'unitarietà del lotto lavorando sul concetto di isolato, letto non più come una serie di edifici posati su una lastra attorno alla lastra centrale, ma come un unico elemento architettonico nel quale si andranno ad effettuare operazioni di "sottrazione".
Questa interpretazione porta a considerare di natura diversa tutte le superfici esterne rispetto a quelle interne, scoperte dalle operazioni di sottrazione dal volume originario. La volontà di accentuare l'unitarietà dell'intervento genera un unico registro compositivo di facciata all'interno del quale introdurre le diverse aperture. A partire dalla scelta di considerare l'isolato come un "pezzo scavato" la successiva riflessione si concentra sull'opportunità offerta dai vincoli del Piano di Attuazione di avere un unico piano di collimazione delle coperture.
Il progetto prevede, in relazione alla diverse altezza e in rapporto all'esposizione solare, di considerare l'insieme dei piani di copertura come il quinto prospetto degli edifici.
In quest'ottica si prevede l'uso dello stesso materiale di rivestimento delle facciate (pannelli in GRC, Glass Reinforced Concrete) con l'inserimento di elementi architettonici in copertura come terrazze e aree di tetto giardino trattate come "finestre verdi".
Crediti fotografici: Andrea Martiradonna