L’hotel, sviluppato da HDHP GK, impresa sociale sponsorizzata da HDH Capital Management, è inserito all’interno di una sinuosa struttura di due piani caratterizzata da un tetto ondulato nascosto nella foresta.
Per minimizzare l’impatto dell’edificio sull’ambiente, l’architetto, vincitore del premio Pritzker nel 2014, ha sviluppato un nuovo approccio per la costruzione dell’hotel con l’obiettivo, da un lato, di conservare il più possibile la vegetazione esistente, e dall’altro di realizzare una struttura completamente prefabbricata, composta da un serie di telai strutturali modulari in legno, che sono poi stati trasportati e assemblati in situ.
Composto da 10 camere divise in tre ville, il progetto cerca di promuovere attraverso una serie di spazi sia le esperienze private sia quelle sociali. Ogni camera è un piccolo luogo di meditazione a sé stante che si apre al piano inferiore su un giardino privato, offrendo un accesso esclusivo all’area aperta, o verso terrazza privata, al piano superiore, affacciata sul paesaggio. L’interior design è stato accuratamente studiato per dare al resort un’immagine sofisticata e intellettuale: tutti gli interni e gli arredi sono stati progettati o selezionati da Shigeru Ban.
Famoso per aver fatto dell’uso intelligente dei materiali di scarto una nuova e inedita cifra stilistica e tecnologica, in particolare con l’utilizzo di gradi tubi in cartone, l’architetto ha allestito le camere e gli spazi pubblici con elementi tubolari in legno e carta per dare vita a un ambiente interno unico nel suo genere.
Crediti fotografici: Hiroyuki Hirai