Le varie parti del programma dell'edificio sono trattate allo stesso modo dal punto di vista architettonico, facendo sì che l'edificio abbia un'immagine fortemente caratterizzata ed unitaria.
Il concept da cui nasce il progetto è quello del magazzino, rielaborato nelle forme e nei materiali, per costruire un landmark architettonico riconoscibile.
La costruzione, infatti si presenta come un involucro semi-trasparente - composto da un pattern di tessere metalliche disposte su una griglia - la cui silhouette è estrusa dal terreno per proteggere il vigneto.
L'eleganza e semplicità del risultato visivo di questa facciata si confrontano con l'essenzialità ed efficienza tipiche delle strutture presenti nei vigneti.
Gli uffici sono racchiusi in un guscio di vetro, all'interno della facciata metallica, che sembra smaterializzarsi a contatto con il cielo: un'immagine reminiscente delle bollicine di champagne che scompaiono al contatto con l'aria.
Di giorno, la griglia metallica riflette una luce dorata e si fonde nel paesaggio; durante la notte, l'edificio è illuminato e si erge nel buio come una sorgente di luce diffusa.
La trasparenza del cuore dell'edificio, composto dagli uffici, offre al contempo viste verso il paesaggio e la possibilità di guardare all'interno da una serie di corti verdi interne. Il risultato finale è un senso di serenità raggiunto grazie al rapporto con la natura.
L'obiettivo al centro del progetto architettonico di Jaques Ferrier Architectures è stato quello di far coesistere il comfort lavorativo con l'eleganza dell'immagine ricercata da un produttore di Champagne. Grazie al doppio ruolo - paesaggistico e lavorativo - che ha questo edificio, quindi, riesce ad essere efficiente e generoso.
Crediti fotografici: Jacques Ferrier Architecture