La grande dimensione del lotto e della sagoma limite dell’edificio indicata dal masterplan è interpretata piegandone i margini verso l’interno fino a generare uno schema distributivo che unisce le qualità positive di uno schema ad H con quelle di una pianta a nucleo distributivo centrale.
L’involucro perimetrale che delimita gli spazi interni è diviso in più strati e forma una facciata connotata da una forte plasticità e da uno sdoppiamento dei suoi piani: la parete interna, un involucro tradizionale che alterna una fascia finestrata e serramenti continui con una fascia opaca di parapetto e il sistema di frangisole fissi applicati esternamente.
Il disegno degli spazi aperti pertinenziali alterna superfici pavimentate ad aree verdi dalla superficie cangiante; le prime danno forma ai percorsi da sud e da est verso l’atrio principale, costituendo un piacevole dehors per gli uffici a piano terra.
Crediti fotografici: Cino Zucchi Architetti