Una vera e propria sfida progettuale considerati i tempi di realizzazione, i professionisti e
le imprese coinvolte, la dimensione dell’intervento, che complessivamente ha riguardato
oltre 6.000 mq con tempi di consegna fissati in meno di un anno.
La richiesta del committente era la realizzazione di uno spazio di collegamento tra i due
edifici già esistenti all’interno del campus della Forgiatura oggetto dell’intervento: la Forgia
e La Tecnica, spazi tra i più rappresentativi dell’originaria realtà industriale, rigenerati dal
progetto dello Studio Giuseppe Tortato valorizzando le strutture in ferro esistenti e
portando all’interno luce e verde, con la creazione di colline, patii interni e giardini fruibili
dagli utenti finali.
Tecnicamente il compito non era facile anche perché negli spazi posti tra i due edifici era
già esistente un parcheggio di due piani interrati ed era quindi necessario adottare una
soluzione che consentisse di non gravare sulla struttura già esistente, appoggiandosi sulle
paratie realizzate a partire dal 2008.
L’idea dell’architetto è stata quella di realizzare un edificio altamente rappresentativo,
permeato dalla luce e dal verde, che richiamasse le forme già presenti all’interno della
Forgiatura, ma che al tempo stesso potesse costituire un nuovo landmark con l’obiettivo
di valorizzare quella parte del campus, posta nel cuore dell’area verso il cavalcavia di via
Palizzi, e diventare il simbolo del nuovo Innovation Hub pensato da Econocom.
Sono state realizzate quindi 4 capriate metalliche con luce netta, da pilastro a pilatro, di
oltre 22 mt, ciascuna suddivisa in tre campate di forma triangolare (che richiamano le
coperture già esistenti), poste a circa 5 mt di distanza le une dalle altre: si tratta di veri e
propri “ponti” di collegamento tra i due edifici, senza alcun pilastro intermedio, se non
quelli poggianti sulle paratie del parcheggio, che generano una grande Hall interna alta
fino ad 8 mt, completamente permeata dalla luce.
La copertura, ideale proseguimento della Tecnica, sia per la forma (le tre capanne
parallele) che per il materiale (zinco-titanio) si apre verso via bianchi creando un patio
sistemato a verde, visibile sia dall’esterno dell’area che dall’interno del nuovo edificio.
Le facciate vetrate, pensate dallo Studio Tortato, con la tecnologia Schueco e sviluppate
con l’esperienza di Amitti, sono ritmate da parti opache in corten, un materiale già
presente all’interno della Forgiatura ma interpretato in modo innovativo, in modo da
caratterizzare l’edificio come nuovo rispetto agli altri: in particolare l’utilizzo della lamiera
microforata a schermatura delle parti maggiormente esposte al sole, conferisce carattere
al nuovo intervento ed è al tempo stesso un valido contributo nell’ottenimento del miglio
comfort possibile all’interno dell’ambiente, riducendo così i consumi della climatizzazione.
La richiesta di Econocom di creare delle sale riunioni a doppia altezza, che si
affacciassero sul verde, è stata soddisfatta dallo Studio Tortato, con la collaborazione
dell’ing. Bruno Salesi di Biesse Consulting per gli aspetti strutturali, appendendo i nuovi
volumi alle 4 capriate portanti.
Architettura degli spazi interni – Il Prisma
Progettare oggi lo spazio fisico per una realtà impegnata nel campo dell’innovazione e
della trasformazione digitale, ha permesso a Il Prisma di realizzare un luogo che sapesse
raccontare un cambiamento in atto. Sono molti i segnali che confermano l’interesse di
applicazioni digitali smart e il caso della progettazione dell’Econocom Village ridefinisce il
rapporto tra realtà fisica e mondo digitale. È un progetto d’innovazione, che segna un
nuovo confine tra ambienti digitali evoluti e universo fisico.
Nel campus La Forgiatura, Il Prisma ha progettato l’architettura degli spazi interni dei
cinque edifici, interpretando i bisogni di dipendenti e visitatori. Gli uffici sono solo uno dei
tanti luoghi in cui lavorare, infatti, spazi sempre più convergenti permettono di attivare
diverse modalità lavorative, migliorando la produttività. Lo spazio fisico attiva le esperienze
digitali e fa interagire luoghi, persone e cose.
Per questo, il nuovo Villaggio è stato pensato come un sito web interattivo da navigare
fisicamente. “Wiring Connection” è il concept che esprime il mondo Econocom. Una rete
complessa collega funzioni, spazi, tecnologie, persone ed è sottesa da un linguaggio
comune decodificabile da tutti.
L’esigenza di realizzare aree multifunzionali significa creare connessioni, integrare più
servizi a diverse attività e far convergere un alto livello digitale in spazi fisici non
convenzionali. Dalla palestra dove ricaricarsi, alla lounge room in cui attivare la
collaborazione, da laboratori tech pensati per i bambini, all’Academy strutturata per la
formazione dei più grandi.
Il coinvolgimento dei fruitori finali nel processo di progettazione e l’interpretazione
dell’anima di Econocom sono stati i due fattori che hanno maggiormente contribuito alla
creazione dell’esperienza di engagement. Attraverso il design è, infatti, possibile
aumentare il senso di appartenenza e la motivazione aziendale.
L’esperienza di un mondo costruito sulla fusione tra fisico e digitale comincia all’interno
della Green House; un edificio architettonicamente molto simile ad una Serra, da cui
prende il nome, che guida le persone attraverso un tunnel dimensionale simbolo
dell’universo phygital. Led programmabili creano molteplici scenari in base all’esperienza
che si vuole generare e caratterizzano la scala e il tunnel, che insieme formano l’accesso
al mondo Econocom.
All’interno della rete, come tanti tasti funzione, box vetrati contengono attività
specialistiche; ogni colore stabilisce una destinazione d’uso distinta. Sono azzurri i luoghi
che infondono calma e concertazione; magenta quelli che stimolano la creatività; gialli
quelli che innescano positività e allegria; mentre in rosso gli spazi destinati alla
convivialità.
A tessere insieme le varie parti dell’Econocom Village ci pensano linee che, come una rete
di fibre nascoste, cablano ogni angolo, indicano le funzioni, e orientano la scoperta degli
spazi. Le linee si trasformano in icone, identificando le attività di ogni area.
Via via, che ci si addentra nel cuore dell’Econocom Village gli spazi si diversificano.
Per
anticiparne solo alcuni, parliamo di un Lounge Music Club, ideato per ospitare eventi
musicali; la Disaster Recovery Area, per i clienti che potrebbero avere problemi ai sistemi
digitali, esistono uno spazio virtuale di back up e il suo alter ego fisico in cui recarsi per
recuperare i dati e lavorare in un co-working. Un Ristorante con vista panoramica, la Sala
Prove in grado di ospitare anche una web radio.
Non solo uffici, dunque, ma un luogo di scambio e networking e un punto di riferimento
per la città e per tutte le aziende interessate alle tematiche del progresso e
dell’innovazione.
Crediti fotografici: Giuseppe Tortato Architetti
Pubblicato su Modulo 412, marzo/aprile 2018