Le nuove funzioni trovano posto in volumi dall’evidente linguaggio contemporaneo, di dimensioni limitate, strategicamente disposti rispetto agli ambienti principali. Essi sono costruiti in acciaio zincato, cemento grezzo, vetro, legno non trattato, con una finitura intenzionalmente non regolare al fine di non risultare troppo artificiosi rispetto al tessuto murario. Le nuove strutture sembrano radicarsi in quelle preesistenti determinando una continuità spaziale e fisica. Particolare cura è stata adottata nella predisposizione di soluzioni che favorissero il controllo climatico senza alterare eccessivamente la percezione degli spazi originari. Sono stati, inoltre, predisposti collegamenti esterni coperti per mettere in comunicazione le diverse funzioni e favorire il mantenimento di un ottimale livello di comfort termoigrometrico. La filosofia dell’intervento si basa sull’integrazione delle strutture originarie, danneggiate o crollate, con telai in acciaio direttamente fondati sulle cortine murarie. Il grande spessore di questi massicci paramenti in pietra ha consentito di praticare i fori necessari all’alloggiamento delle flange di ancoraggio dei pilastri e la loro solidarizzazione attraverso contenuti getti di calcestruzzo o di betoncino antiritiro.
Crediti fotografici: Werner Tscholl