Si tratta di un’isola artificiale (sacca) realizzata a sud della Giudecca nel 1870 con materiale di riporto. Fu destinata prima a depositi, orti e giardini, per diventare poi il Centro di Pneumologia di Venezia.
Nel 2000 fu oggetto di un primo intervento di trasformazione e restauro.
Un pregiato intervento di recupero, progettato da “Matteo Thun & Partners” per la catena americana “JW Marriott”, ha trasformato l’isola in un lussuoso “Resort” con 206 camere, suite e centro congressi con spazi e sale di varie dimensioni e funzionalità.
Immerso in giardini e uliveti di grande valore ambientale, il complesso è dotato di centro benessere, Spa e piscine outdoor, indoor e pensili, diversi ristoranti e bar, darsena, “marina house” e un eliporto.
Nel progetto era previsto inoltre la costruzione di un nuovo canale nella parte occidentale dell’isola, la sistemazione delle aree verdi e la ristrutturazione di una piccola chiesa.
La struttura ricettiva è costituita da più fabbricati tra loro interdipendenti con una superficie di 32.000 mq. tra nuova edificazione e ristrutturazione.
L’intervento riguarda due macro aree, con caratteristiche architettoniche diverse tra loro: a est gli edifici ristrutturati nel 2000, dove è prevista la sistemazione degli spazi interni mantenendo la struttura esistente, a ovest sono invece presenti fabbricati molto eterogenei che richiedono interventi di consolidamento e opere strutturali più importanti.
Crediti fotografici: Matteo Thun & Partners