Il nuovo centro nasce come laboratorio sperimentale per nuove forme di apprendimento. Aperta sia agli studenti che al pubblico, la struttura è stata concepita per favorire la socializzazione e l’interazione. Ospita, a tal fine, un complesso di funzioni per lo studio, la ricerca, l’insegnamento, nonché l’intrattenimento.
L’intento di comunicare l’assenza di gerarchie ha portato i progettisti giapponesi ad un disegno dalle geometrie fluide, dove scale e gradini lasciano spazio a leggere pendenze, “ascensori orizzontali” ed ampie terrazze, delimitando zone di lavoro senza creare barriere, e dove le pareti divisorie sono per questo quasi del tutto assenti.
L’imponente struttura ondulata accoglie, con grande flessibilità degli spazi, una biblioteca in grado di contenere 500mila volumi, un auditorium da 600 posti, aule per lo studio, caffetterie, ristoranti, luoghi per l’interazione sociali ed ampi spazi all’aperto.
Rettangolare in pianta, la struttura presenta una forma organica dovuta al movimento ondulatorio della copertura e del pavimento che si sviluppano paralleli. L’edificio sembra abbassarsi gradualmente sino al livello del terreno alternando quattordici grandi spazi vuoti – delle corti interne vetrate – che al livello sottostante danno forma a cinque “patios”, spazi esterni circolari di diverse dimensioni.
La struttura dell’edificio è composta da due “gusci” in calcestruzzo che poggiano su undici arcate. Il guscio più piccolo è sorretto da quattro arcate, lunghe dai 30 ai 40 metri; mentre il più grande poggia su sette arcate dai 55 ai 90 metri di lunghezza.
La struttura del pavimento è in cemento, mentre la copertura è stata realizzata in legno e acciaio. Il cemento, che ha richiesto l’utilizzo di 1400 casseforme differenti, contribuisce ad accentuare il senso di fluidità e la continuità degli spazi.
Doppi vetri, isolamento termico e sistemi di ventilazione controllata contribuiscono al risparmio energetico, mentre i grandi fori sul soffitto consentono il passaggio di luce naturale all’interno.
Crediti fotografici: Iwan Baan