Il progetto di restauro ha perseguito un duplice obiettivo: da un lato, l'adeguamento degli standard di sicurezza e degli spazi di servizio per il pubblico e gli artisti alle norme vigenti e alle esigenze attuali; dall'altro, il mantenimento delle caratteristiche materiali e spaziali del monumento. Gli interventi hanno comportato la demolizione di tramezzi, la liberazione dalle imbiancature e il successivo restauro di migliaia di metri quadri di pareti e controsoffitti decorati, la pulitura e il recupero delle decorazioni a stucco, il recupero dei pavimenti (in cotto, in marmo, alla veneziana), degli infissi lignei e degli arredi del teatro.
Complementari alle operazioni conservative sono stati gli interventi necessari all'innalzamento degli standard di sicurezza e per migliorare la qualità dei servizi per il pubblico e per gli artisti. Il progetto si è concentrato in particolar modo sulle soluzioni distributive e sulla loro integrazione nell'organismo del teatro. Il metodo seguito è stato quello di ripristinare l'unità originaria dei grandi spazi secondari e le trasparenze che li caratterizzavano, eliminando le partizioni fisse e inserendo, ove necessario, diaframmi leggeri in metallo e vetro. La ricerca di un rapporto dialettico tra antico e nuovo, che contraddistingue questo progetto, si è manifestata nella soluzione conferita alla grande scala di sicurezza posta - obbligatoriamente - all'esterno: una torre metallica, sorretta da una sorta di ordine gigante di dieci colonne cilindriche e organizzata secondo una geometria romboidale, chiusa in sommità da una copertura centinata in ferro e vetro.