L'intervento si articola partendo da uno stato di profondo degrado del fabbricato originario, realizzato nel 1882 come abitazione popolare in affitto. il progetto è stato impostato sulla sua demolizione e ricostruzione con il mantenimento di alcuni parametri compositivi, in particolare i caratteri generali della tipologia a corte con case a ballatoio e la partitura della facciata principale a tre piani. Il nuovo edificio già dall’esterno rivela una doppia anima: rispettosa dei vincoli paesaggistici nella composizione generale ma tecnologica nelle soluzioni costruttive e impiantistiche, adottate con il duplice obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e il consumo energetico per conseguire la certificazione energetica CENED in Classe A. “In questo progetto –asserisce l’architetto Maurizio Condoluci– abbiamo trasformato i vincoli esistenti in strumenti di progetto. L’allineamento in altezza con i fabbricati contigui ci ha permesso di realizzare il coronamento vetrato a doppia pelle su due piani enfatizzato dalla grande cornice in pietra. Elemento che rompe il rigore della facciata ottocentesca e dichiara la contemporaneità dell’intervento, declinandola in tutti gli aspetti progettuali: impianto distributivo interno, caratteristiche costruttive, materiali, standard abitativi, prestazioni energetiche elevate fino alla destinazione d’uso mista (commerciale/residenziale)”. In totale l’edificio si compone di due piani interrati a garage, del piano terra a destinazione commerciale e di corpi di fabbrica da quattro a sei piani a destinazione residenziale, per complessivi 25 appartamenti di diversa dimensione e tipologia (simplex, duplex e triplex), tutti dotati di balcone o terrazzo di pertinenza, in parte piantumato e affacciato verso la corte interna. Crediti fotografici: Moreno Maggi