REPSOL HEADQUARTERS -

“E’ molto più bello passeggiare in giardino che non dover salire per le scale”. Con queste parole l’architetto madrileno Rafael de la Hoz ha inaugurato il 1 febbraio 2013 il Repsol Headquarters, un comparto fondato sull’idea di continue interazioni sociali tra gli impiegati e su una fondamentale democrazia distributiva che non privilegia qualcuno a discapito di altri.
Nessuna scala gerarchica, come quella ovviamente veicolata dai grattacieli, che garantiscono i piani più alti e la migliore panoramica al personale dirigente, lasciando i livelli più bassi ai dipendenti con cariche inferiori; e neppure nessun intralcio agli incontri tra individui, frenati dal numero dei piani di ascensore di uno sviluppo verticale. 
Il complesso di proprietà della nota società petrolifera e di gas spagnola è un complesso orizzontale, imperniato su un giardino che struttura la distribuzione volumetrica. Tutti guardano, dalle loro postazioni, verso lo spazio aperto; tutti possono utilizzarlo per accedere al loro ufficio, per pranzare o per scambiare una chiacchiera con il proprio collega o, ancora, per sedere sul prato soffice in un momento di pausa. 
I 123.000 mq del comparto terziario, suddivisi in quattro edifici, sono strutturati come una sorta di campus universitario, dove il network di spazi comuni si alterna, fondendosi, a quello degli ambienti lavorativi. 
La comunicazione e lo scambio di questo “ateneo” per il business sanciscono una sinergia unica conseguente alla estrema flessibilità progettuale, che imprime la libertà nell’enorme sistema porticato di acciaio che riveste i blocchi. 105 telai metallici di grandi dimensioni, ognuno del peso di 50 tonnellate e quasi di 24 metri di altezza, circondano gli edifici, definendone l’immagine fortemente istituzionale e regolando il quantitativo di luce adeguato: i setti verticali agiscono infatti come schermature solari, come nervature che garantiscono l’ingresso del sole ma ne tengono fuori il calore. 
All’interno, il layout prosegue con l'idea di campus e di comparto aperto e trasparente. Gli open space che contengono la maggior parte dei posti di lavoro si trovano infatti accanto alle facciate e sono arredate con mobili di altezza tale da non impedire la visuale sul contesto circostante, mentre le sale chiuse delle aule riunioni sono ubicate nelle zone interne di ogni piano. 
Il complesso non è più alto rispetto ai fabbricati adiacenti, non emerge e non agisce “in modo arrogante”: la richiesta di Repsol, di agevolare un processo di trasformazione già in atto senza imporsi sulla stessa, è declinato alla lettera da Rafael de la Hoz, che ne fa un headquarter modello a livello internazionale. 

Crediti fotografici: Filippo Poli
Nazione:
Tipologia: TERZIARIO
Progettista Architettonico: RAFAEL DE LA-HOZ
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2013