Gli edifici di nuova costruzione, e quelli recuperati, sono estremamente diversi tra loro ma creano invasi urbani continui e fluidi.
I materiali del nuovo “pezzo di città” sono invece estremamente ridotti: murature esterne intonacate e tinteggiate in tre soli colori propri del paesaggio urbano di Parma, coperture e lattonerie in rame preossidato, pavimentazioni esterne, raccordi a terra degli edifici, soglie e davanzali in pietra naturale.
Sistema non residenziale
Muri intonacati e tinteggiati color giallo Parma e rosso per gli edifici storici conservati, rame pre – ossidato, reti in acciaio inossidabile per le schermature dell’edificio dei parcheggi, porfido per le pavimentazioni, le scale, le rampe e i volumi minori. Su ampi spazi pedonali coperti si affacciano le vetrine delle strutture commerciali. Oltre ad alcuni porticati ricavati nei nuovi edifici, la protezione degli spazi pedonali è offerta da una grande copertura a shed che ha la struttura in carpenteria d’acciaio e la sola falda inclinata, tamponata in vetro stratificato. In tal modo si ottiene una buona protezione dalla pioggia senza impedire la naturale circolazione dell’aria che, insieme all’orientamento dei volumi edilizi, nelle stagioni calde permette di avere un buon microclima naturale.
Sistema residenziale
Quattro le scelte progettuali forti:
- presenza di un fronte costruito relativamente alto e dall’andamento planimetrico curvilineo, quasi un “Crescent”, per schermare la nuova area rispetto al disordinato incombere degli alti condomini circostanti;
- presenza di una grande corte sistemata a verde naturale che diventa un appendice del grande Parco antistante;
- massima variazione tipologica delle circa 110 residenze complessive, in funzione della loro collocazione nell’area (vicinanza al Terziario o al Parco) e delle esigenze presunte degli abitanti (bilocali o grandi alloggi familiari);
- disegno di serramenti stretti e alti con persiane in legno scorrevoli in facciata, per ottenere un miglior rapporto visuale tra interno e paesaggio e creare un sistematico “disegno variabile” delle facciate.
In dettaglio
Per il “Crescent” sono stati progettati tetti centinati (arco composito a doppia curvatura) con struttura in legno lamellare e manto di copertura a doppia aggraffatura in rame preossidato La duttilità del rame ha permesso di realizzare e risolvere dettagli molto complicati, ad esempio l’asta fermaneve in rame preinverdito, gli sfiati in copertura realizzati con lastre in rame TECU forate e i camini.
Per gli alloggi monofamiliare è stata realizzata una copertura centinata, ad arco con singola curvatura che ben si raccorda all’andamento del pendio erboso. E’ un tetto modulare con struttura in legno lamellare, per la gran parte protetta da un manto di copertura a doppia aggraffatura in rame preossidato e che, per le parti esterne ai volumi chiusi, lascia a vista la struttura lignea a far da supporto a pale frangisole in alluminio.
Crediti fotografici: Atelier di architettura