Costruttivamente, il complesso è un assottigliarsi di sezione e materia. Si sono utilizzati più sistemi tecnologici, dal prefabbricato, alle strutture metalliche a ponte su isolatori antismici, fino a complesse strutture che uniscono la tecnica del cemento armato in opera alla precompressione e alla carpenteria metallica. Questa complessità è particolarmente evidente nel sistema degli sbalzi che supportano la grande sala del Consiglio affacciata verso Recanati e l’open space del settore finanza. Via via che ci si protende verso lo spazio: la struttura è stata bilanciata lavorando sui pesi e sugli spessori. Lo sbalzo degli uffici direzionali è bilanciato dal volume della sala riunioni che si protende verso sud, e il tutto è sorretto da setti in calcestruzzo che si dilatano in quota. Lo sbalzo verso sud, più ridotto, è realizzato con pareti piene in conglomerato con solai in orditura metallica. Quello a nord, di maggiore estensione (dodici metri per dieci per quattro di altezza) unisce il cemento armato ad una esile struttura metallica di completamento, quasi il rapporto tra tronco, ramo e foglia. Dal punto di vista cromatico l’integrazione con l’ambiente naturale si è risolta nell’utilizzo di materiali e toni che richiamano i colori e la grana della terra e del legno. L’utilizzo di ampie superfici vetrate salda poi l’interno e l’esterno dell’edificio. Si ha un tutt’uno tra dentro e fuori. Le pavimentazioni in legno continuano all’esterno e i giardini penetrano all’interno.
Crediti fotografici: Bags - Bianchi Straffi Architectural Group