La sagoma dorata dell’edificio si staglia nel bel mezzo di Musicon, un quartiere dove le imprese creative che operano nell’ambito dell’arte e della cultura hanno trovato posto all’interno degli spazi di un ex complesso industriale dismesso.
Il nuovo museo è l’edificio centrale di un più ampio complesso di 11.000 metri quadrati, intitolato Rock Magnet, che comprenderà anche una scuola pubblica e, appunto, la sede centrale del festival di Roskilde.
Il museo Ragnarock è stato realizzato a seguito di un concorso di progettazione, svolto nel 2011, attraverso il quale è stato selezionato il progetto dello studio olandese MVRDV. Il progetto vincitore è stato poi sviluppato congiuntamente da MVRDV e dallo studio danese COBE.
Visto dall’esterno il museo è chiaramente connotato da due scelte: la geometria pura del volume, che colpisce per lo sbalzo “estremo” sulla parte anteriore, e il rivestimento dorato, realizzato con un bugnato in alluminio anodizzato che lo ricopre interamente.
L’intenzione è stata chiaramente quella di far emergere la nuova presenza del museo, creando una dinamica fra il grande oggetto scintillante e gli edifici dall’aspetto grezzo e industriale che lo circondano, che in parte saranno conservati, e che costituiscono la location perfetta per un area dedicata alla cultura alternativa, alla creatività informale e alla musica innovativa.
Superata la porta d’ingresso, chi visita il museo Ragnarock è sopraffatto dal colore rosso. Il rosso è ovunque: sul soffitto, sulle pareti, sul pavimento; tutto è dipinto o rivestito da materiali in una tinta rosso brillante che evoca il morbido velluto posto all’interno di una custodia per chitarra.
L’esperienza complessiva dichiarata dai progettisti dovrebbe essere sorprendente e dinamica, anche se non per caratteri introversi; anzi, come sostiene Jacob van Rijs di MVRDV : “Ragnarock è la traduzione della musica rock in architettura; l’energia, la sfida, la dichiarazione. Forte e in faccia”.
Sviluppato su una superficie totale di 3.100 metri quadrati distribuiti su tre livelli, il nuovo museo comprende spazi espositivi, un auditorium, uffici amministrativi e, naturalmente, un bar.
Crediti fotografici: Ossip van Duivenbode, Rasmus Hjortshõj.