La “sfida” è lanciata dal concorso internazionale indetto dalla città di Sydney e AMP Capital, insieme allo studio BVN; quest’ultimo ha definito il masterplan per il distretto di Quay Quarter a Sydney, ove la torre è situata, ed è responsabile della progettazione esecutiva di quest’ultima. Il nuovo progetto intende ridefinire lo skyline della città rispettando la sagoma dell’impronta a terra dell’edificio esistente e raddoppiando la superficie attraverso una volumetria che si articola in cinque parti. Ciascuna di queste ospita un ampio atrio comune su più livelli, permeabile alla luce, nel quale un percorso elicoidale connette i diversi piani dell’edificio e costituisce il fulcro attorno al quale si genera la forza centrifuga che plasma la forma interna ed esterna della torre. L’eterogeneità del posizionamento dei percorsi ascensionali conferisce, grazie allo stesso principio compositivo, dinamicità ai prospetti, che si differenziano l’uno dall’altro; l’andamento si ripete nell’attacco al cielo, creando, attraverso un’operazione di intaglio della volumetria, terrazze su differenti livelli.