L’area di Malizia, precedentemente destinata a sede produttiva, è oggi collocata in una posizione centrale di Siena; tale condizione ha fatto assumere all’area un ruolo strategico all’interno della città, di cerniera tra il nucleo storico, la ferrovia, il polo ospedaliero di valenza regionale ed i quartieri urbani residenziali consolidati.
Il nuovo insediamento rappresenta un nuovo quartiere residenziale posto nella prima periferia di Siena e si distingue per l’alto profilo qualitativo e per l’adozione e la sperimentazione di innovativi criteri sostenibili; il progetto, perseguendo l’obiettivo di massimo contenimento dell’impatto ambientale, oltre all’adozione di precisi criteri ecologici ha stabilito un rapporto privilegiato con il parco urbano limitrofo l’insediamento, facendo dell’acqua una vera e propria risorsa.
La problematica idrogeologica cui l’area era assoggettata è divenuta una grande opportunità per il nuovo insediamento di Malizia: l’acqua è quindi divenuta uno degli ingredienti fondamentali delle strategie bioclimatiche ed ecologiche del progetto, sfruttando tutte le opportunità derivanti dal riuso delle acque meteoriche e dal convogliamento delle acque superficiali.
Il sistema del verde, funzionale anche alle strategie bioclimatiche, regola l’articolazione degli spazi pubblici e contribuisce in modo determinante al miglioramento dell’accessibilità, del comfort ambientale, della vivibilità del quartiere.
L’edificato si basa su una griglia opportunamente dimensionata con asse est-ovest, in grado di garantire agli edifici esposizione prevalente sui fronti sud e maggior possibilità di utilizzo di tecniche bioclimatiche.
La posizione e l’assetto dell’edificato consente una protezione naturale dai venti invernali grazie alle colline poste ad est e la permeabilità delle brezze estive.
Il progetto privilegia tipologie edilizie ad altezza contenuta, con volumi semplici e rigorosi; esso si basa su soluzioni specificatamente legate al carattere ecologico dell’insediamento, con un’impostazione dei fronti principali esposti a sud e a nord che prevede una forte differenziazione in termini di funzioni e prestazioni.
I fronti nord, a conservazione energetica, presenteranno pareti uniformi e a forte inerzia termica di laterizio e cotto, con aperture ridotte e coperture ad elevata capacità isolante. I fronti sud, a guadagno solare, presenteranno ampie aperture opportunamente schermate, per evitare il surriscaldamento estivo, da schermi continui di alluminio.
Il risultato complessivo è percettivamente coerente con la tradizione senese, pur presentando innegabili caratteri di modernità, legati ai materiali e alle tecnologie impiegate, principalmente finalizzate a diminuirne il consumo delle risorse energetiche tradizionali.
Il disegno del parco sulla collina deriva dalla disposizione di un ampio sistema di dreni subcorticali destinati ad evitare il ruscellamento superficiale e i ristagni delle acque meteoriche.
Il canale, che costituisce un elemento della scena urbana estremamente suggestivo e unico nel panorama senese, sarà destinato a raccogliere tutte le acque reperibili nel bacino idrografico, decantarle, pulirle e esporle al piacere della vista.
Crediti fotografici: Res Architettura