Il volume dell’edificio, che sorge su un ex terrapieno ferroviario di circa 4 mila metri quadri, nasce dalle restrizioni imposte dal sito e si conforma come una lastra di 150 metri di lunghezza e 21 metri di larghezza.
Altamente flessibile, con tre atri e una hall centrale, l’edificio può essere affittato a una o più società senza modifiche strutturali e combina tecnologie per l’efficienza energetica con piani per uffici individuali e spazi esterni come terrazze, balconi e un giardino.
L’edificio è stato portato alla rottura nel punto centrale creando un’apertura nel volume. Questa rottura crea una torsione dei solai che slittano uno sull’altro e si rompono in corrispondenza della grande apertura centrale.
Lo spostamento dei solai permette di ricavare numerose terrazze accessibili sia dall’interno sia dall’esterno mentre l’apertura centrale è una grande terrazza al secondo livello.
Tutto l’edificio è avvolto da un rivestimento in legno interrotto da finestre a nastro che offrono un’illuminazione ottimale e il controllo della luce negli spazi interni.
Disposti sulla copertura, 264 pannelli fotovoltaici generano 90 MW/anno e si affiancano al sistema di riuso delle acque grigie. In aggiunta, l’edificio dispone di 22 collettori termici generano il 45% dell’energia necessaria al riscaldamento dell’acqua, pannelli schermanti integrati nelle vetrate, isolamento a cappotto per ridurre i ponti termici.
Crediti fotografici: Philippe Ruault.