Il nuovo edificio, di forma rettangolare e che si estende su una superficie di circa 9.000 metri quadrati, ospita al suo interno un programma funzionale molto simile a quello presente nella struttura esistente: uffici, servizi, mensa, area wellness, produzione, magazzini, un impianto di verniciatura, così come aree parcheggio.
A caratterizzarlo due elementi semplici: il ritmo dato dalle aperture, che ripete e dichiara una continuità con le facciate del complesso esistente, e il rivestimento riflettente, che permette di dissolvere in un gioco di riflessi le sue considerevoli dimensioni.
Se il primo edificio, nero e dalla texture granulosa, sembrava sorgere dal terreno, questo nuovo intervento, sempre nero ma riflettente e iridescente, rispecchia il paesaggio e la luce dando vita a immagini sempre diverse a seconda delle condizioni atmosferiche. Se il primo è pesante, saldamente ancorato sul posto, il secondo è luminoso e mutevole, pronto a dissolversi nel cielo.
Questo particolare rivestimento è costituito unicamente da pannelli di policarbonato di 4 centimetri di spessore, alti circa 10 metri che, fissati a pannelli prefabbricati in calcestruzzo, si ripetono interrotti unicamente dalle aperture.
I pannelli sono stati personalizzati per il progetto al fine di ottenere una facciata riflettente se vista da lontano e “profonda” se osservata da vicino.
Questi, infatti, sono composti da due diversi tipi di policarbonato combinati insieme: il lato posteriore, opaco, impedisce il passaggio della luce, mentre quello frontale è trattato per sembrare vetro.
In questo modo la struttura portante è completamente nascosta dietro il sistema di rivestimento e la verticalità della nuova facciata crea un interessante dialogo con i pannelli di cemento nero dell’edificio esistente.
La riflettenza dei pannelli utilizzati garantisce una continua variazione del colore delle facciate: a seconda dell’ora del giorno e della luminosità, l’edificio può apparire nero, dorato, metallico, opaco o lucido.
L’intero insediamento si inserisce in una rigorosa progettazione del paesaggio e degli spazi esterni: luoghi per il relax, percorsi pedonali e parcheggi sono racchiusi in un accurato studio delle variazioni di pendenza rispetto alle strade di accesso che permette di evidenziare il chiaro inserimento del complesso nel lotto, la sua forma e geometria.
L’edificio, infatti, dimostra come l’architettura industriale sia in grado di aggiungere valore al paesaggio e migliorare, al contempo, la qualità dell’ambiente di lavoro.
Crediti fotografici: Javier Callejas
Pubblicato su Modulo 418, marzo/aprile 2019