Obiettivo del progetto è la conservazione, il restauro e la trasformazione, con nuovi inserti architettonici, di un brano importante del centro storico di Modena da “restituire” alla città, valorizzando un luogo complesso di forte interesse, capace di collegarsi anche fisicamente con le aree adiacenti sia sotto il profilo urbanistico che sotto quello sociale.
Alla fine del processo di recupero, restauro e rifunzionalizzazione, l’edificio sarà capace di rendere palese la sua storia, che dalla metà del 1700 e dopo una prima fase costruttiva estremamente omogenea dal punto di vista formale e tecnico, è stata un palinsesto di trasformazioni in cui si sono sovrapposti processi continui, saperi e tecniche diverse.
Il progetto si è basato su un approccio mirato alla sostenibilità globale dell’intervento, tanto da diventare Caso-studio per il Protocollo LEED di certificazione degli interventi sull’esistente.
Lontano dal mero recupero tipologico, l’intervento garantisce, oltre al restauro, l’adeguamento tecnico e normativo, il consolidamento statico, il recupero delle aree esterne e la realizzazione di un complesso programma funzionale che prevede l’inserimento di importantissime funzioni culturali della città: il Polo Bibliotecario con la Biblioteca Estense e la Biblioteca Poletti, oggi nel Palazzo dei Musei; il Polo Espositivo con gli spazi per le mostre d’arte e quelli dedicati alle esposizioni del patrimonio delle due biblioteche; il Centro per la Fotografia e l’Immagine con gli spazi espositivi e la Scuola di Fotografia; il Centro Linguistico e per l’Internazionalizzazione, legato all’Università di Modena; un Auditorium a servizio di tutte le istituzioni del Polo Culturale e della città; servizi di ristorazione, esercizi commerciali, abitazioni a uso foresteria.
Il progetto mira a rendere evidente il rapporto tra la conservazione/restauro degli edifici antichi e le nuove architetture necessarie al futuro utilizzo degli spazi. Le due componenti si saldano in un progetto unitario, basato sulla rilettura degli spazi, dei percorsi e dei diversi corpi di fabbrica. Sono state perciò ridiscusse alcune scelte del progetto iniziale per raggiungere un miglior punto di equilibrio tra conservazione e innovazione.
Politecnica ha affiancato e segue la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, proprietaria del complesso, nelle procedure di selezione del gruppo di progettazione, nelle diverse fasi di progettazione e nella realizzazione dell’intervento attraverso un’attività di project management e di consulenza e supporto tecnico.
Crediti fotografici: Politecnica Ingegneria e Architettura