Il progetto reinterpreta il modernismo dell’architettura residenziale milanese e si caratterizza con elementi distintivi decisi, quali un gioco di volumi puri intonacati di bianco e dettagli architettonici di logge e finestre rivestiti in lamiera. La corte aperta, riferimento al cortile urbano che nelle residenze storiche milanesi è sempre interno e privato, si apre qui alla vita pubblica e funge da filtro tra l’individualità dell’abitare e la collettività della convivenza urbana. L’edificio si sviluppa su tre piani, con il piano terra riservato ai locali per le attività comuni e la socializzazione. Per la sua realizzazione sono state studiate tecnologie di costruzione a secco e utilizzati materiali che creino contemporaneamente leggerezza e solidità come l’acciaio. Le facciate si snodano in volumi semplici e geometrici. Gli svuotamenti delle logge sono stati rivestiti con un materiale che richiama il clinker, omaggio a un rivestimento molto usato nelle facciate milanesi. Pichi 12 è un’architettura democratica, voluta e realizzata da una cooperativa il cui obiettivo è una qualità abitativa accessibile, così come accessibili sono tutti gli spazi comuni, gli appartamenti e il giardino.
Crediti fotografici: Park Associati